:: Accio: Sara Capei Corti versi cortissimi parentesi lunga lunghissima. Dittico. |
Sara nei 5 anni e 5 mesi separati, dal 20 novembre 2011 al 9 aprile 2017, è diventata il personaggio SARA CAPELLI CORTI. Al quale mi sono dedicato con molteplici scritti e dipinti e sviluppando in varie declinazioni le poche foto che mi aveva mandato. E ciò anche se, Sara, non tenne i capelli corti per tutto il tempo lontani. Una cosa è il personaggio un’altra la figura nel reale vissuto. Le tavole carte dipinte collage per Sara Capelli Corti in genere hanno una valenza sperimentale nel segno che ampliano l’estetica di Sara Esserino (2009-2011). Elettricità espressionista. Che non varrà per Sara Cardellino più orientata verso varianti fumetto-ritratto. Alcune tavole di Sara Capelli Corti hanno illustrato le avventure di Laforgue e la Misteriosa Dama R. Nel ritratto in questione (che si rivela dittico con la foto di Sara nell'aprile 2012, di spalle, a Villa Guinigi Museo di Lucca davanti ad un’opera medievale. Immagine scattata dal violinista del quartetto cameristico in concerto a sera nella Chiesa di San Giovanni. Seppi dopo della sua presenza un giorno una notte in città) vige anche il piglio scanzonato. SARA TITTI SPIUMATA. Questa tavola mi garba. Per questo, in dittico con la foto, ebbe versi corti e parentesi lunga ove dimorava nostalgia estesa. E titolo adatto che prelude ad una vera e propria raccolta.
TITTI SARA SPIUMATA CON QUANTO DICO E NASCONDO 1 Ciuffo grafite fitte callo indura giallo sbuffo (L’occhio disegnato ligne claire belga la nuca fotografata consegnano ad Accio il dualismo insolubile di soggetto e oggetto d’amore: di spirito pittorico materia fotografica esca che non sarà più dimenticata. Il mondo ove l’assente amata sta esiste perché il ritratto in declinazione dal cartone animato elettricità fumetto espressionista vive accanto al retro della nuca penitente. Gli occhi di Sara guardano i resti geometrici di un affresco medievale a Villa Guinigi Museo in Lucca. Per questo il dittico vive un alchemica simbiosi con l’occhio di chi ama la donna da lontano che l’ha disegnata che usa fotografia da lui non scattata ma che la musicista gli ha spedito. Tutto il reale qui è apparenza perché l’esperienza della conoscenza amorosa è stata spezzata non ha più la sua geometria ne resta sinopia scolorimento indecifrabile come quanto Sara guarda. Il dittico però potrebbe nella sua grafite che porta fitte: nella testa ben modellata che sparge tenerezza come canarina spiumata: condurre la donna e l’uomo in altra regione ove il legame aspiri ad altra luce al trittico ancora inesistente. Ognuno vada nella sua interiorità, dunque, se il disegno che guarda Sara è un labirinto medievale ci staremo dentro assieme separati ne usciremo dalla stessa porta. Possibile accada?) Sono in pericolo Sara. Ho bisogno di te (NdC Accio: ciò è accaduto 5 anni e 5 mesi dopo a Vecchiano: il 9 aprile 2017, Domenica delle palme)
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