:: Claudio Di Scalzo: Silvae Lo con Hume. Curve da un matrimonio 2 |
Claudio Di Scalzo SILVAE LO CON HUME (Sondrio 2002 - Dagli appunti trascrivendo parole della modella, mia moglie, Silvae Lo, 1963, maestra elemtare e pedagogista, che si diverte ad istruirmi sul suo rifiuto d’ogni metafisica anche fotografica, ricorrendo all’Empirismo a Hume con posa divertita. Giustificando la sua cedevolezza alle pose che le chiedo con la “passione e simpatia” come la intese il filosofo scozzese).
Tutta la conoscenza di te Claudio per me e tua su di me deriva dai sensi non dai concetti. Pertanto esagerando fotografami ricorrendo ai primi. Tanto i secondi qualora volessi usarli o non li hai o me li traduci col solito Romanticismo e Decadentismo nei quali sei imbevuto e che donne, da te amate prima di me, ti hanno suggerito; e tu, hai sicuramente travisato poco inteso, esattamente come fai con la mia filosofia e pedagogia: è la tua cifra. Comincio a pensare che questo Kaos che hai in testa e nei sensi sia, ahimè, il perno per cui riesci pur essendo “confuso” a ideare ogni genere nei segni con tasso discreto di originalità. Che poi ti serve per legare a te chi ami desideri vuoi tua. Io rientro in questo “gioco” perché ho, finché dura, durerà, “passione e simpatia” come me la suggerisce David Hume: quasi quasi mentre mi fotografi - devo tenere nella veste i seni oppure uno lo espongo come ballerina da cabaret? - te la spiego! Se sono qui, in posa, con adatto sentimentalismo verso te ciò discende dal mio carattere psicologico. Non sono guidata da alcuna Ragione, come puoi intendere metto da parte Cartesio, per la seconda tessera delle “CURVE DA UN MATRIMONIO”, asserendo grazie a Hume che a cedere sospingermi a farti da modella è la mia passione sentimento impulso verso te Claudio: anche fotografo. Se mi mostro all’obiettivo seminuda glamour scollata seni in vista curve in ombra luce è perché la mia volontà sceglie di fare/non fare. Non stupirti è parente della massima della famiglia DI SCALZO: “Ne ho voglia/Non ne ho voglia”. La ragione in me, oggi, in questo salotto - a pochi metri dal letto, vuoi portarmi lì ma sarò io a deciderlo!, posso sempre mettere il tappo al tuo cazzo così come tu lo poni sulla Nikon sappilo! - è schiava della passione. Scorri pure il “Trattato sulla natura umana” di Hume. Attento però, Claudio, marito mio bello, a non travisare quanto dico. Lo faresti lo fai dietro la reflex il tuo sorriso è eloquente. Non mi sto appellando all’istinto verso te, che pure desidero, tutta questa manfrina fotografica “attizza” dici in vernacolo pisano, bensì alla mia etica sentimentale perché così facendo, nel darti possibilità di fotografarmi, ti do piacere ne provo e dunque può considerarsi questa dialettica come virtù. Passione umana, umanissima, in me verso te, per Simpatia e Benevolenza. Capisci cosa intendo rivelarti? Puntualizzo qualora “testone” non capissi. Questa mia passione, che sta in ogni essere umano virtuoso, donna virtuosa, sospinge a vivere il piacere quando si mettono in atto azioni benefiche per l’altro: in questo caso tu uomo mio marito. Dalla mia simpatia si veicola verso te un sentimento non un’idea. Quindi Hume per me per te che mi fotografi in lingerie è perfetto. Con casa fa rima “perfetto” Claudio? Questa era è Silvae Lo MY WIFE. Ironia e sapienza unica.
Lo conferma questo aneddoto su tutti. Antonio Tabucchi aveva una grande simpatia per Silvae Lo. Nel 1997, marzo all’incirca, ebbe a dirgli, scherzosamente, ad una cena di noi due con lo scrittore e sua moglie Josè Maria De Lancastre, a Firenze, che quando mi conobbe a sentire la parola “Vecchiano” pensò fosse un pesce d’acqua dolce. Risero tutti di gusto io abbozzai. A fine 1997 in sede di stampa presso Feltrinelli del romanzo epistolare illustrato con fotografie: “Vecchiano un paese. Lettere a Antonio Tabucchi”, lo scrittore suggerì che riportassi la battuta come dedica a Silvana. E così feci. Questa volta ridendo anch’io: perché un po’ pesce locco d’acqua dolce sapevo di esserlo. Nato a Vecchiano, fra l’altro. Col Serchio il Lago Puccini e più in là il salato mare.
Chi segue le avventure dei personaggi sull’OLANDESE VOLANTE potrà ravvisare che l’ironia di Silvae Lo trova parentela, molta, con quella di Sara Cardellino. ... CONTINUA |