:: Silvae Lo - Claudio Di Scalzo: Rosa bianca nella pedagogia di coppia. 1992 |
Silvae Lo - Claudio Di Scalzo
Silvae Lo maestra elementare fidanzata poi moglie mi fece conoscere la filosofia dal Razionalismo Empirismo Illuminismo ma soprattutto la pedagogia da Comenio in avanti intrecciante la filosofia da lei studiata con attenzione all’ottocento primo novecento italiano. Pedagogia Psicologia nella pratica didattica “senza fantasmagorie freudiane” che illustrava, a me, avendone “assoluta necessità” insegnante negli istituti superiori tecnici e professionali. Perché se era vero che ambedue avevamo fatto scelta di stare lei alle elementari a volte nelle materne io nel superiore, rinunciando ad ogni carriera universitaria, perché lì c’erano ceti necessitanti educazione che “nutra bambini e adolescenti contro i fantasmi della modernità rimbecillente spesso pure docenti conservatori o furbescamente progressisti”. Collaborava col pedagogista valtellinese Ivan Fassin. Per la prima volta sentii parlare di “tempo prolungato”; riforma dei programmi educativi con uso di immagini e suoni; di valutazione del lavoro svolto; di scienza dell’educazione e di gioco educativo con centrale la disabilità; la cura di disgrafia e discalculia di sostegno educativo ecc. Accadde che io ero scolaro, “cresciuto nei panni, poco nel cervello educativo”, e lei maestra. Splendida maestra. Ciò divenne anche gioco estetico perché presi, dopo le nostre conversazioni, la sua manualistica pedagogica che andava a sommarsi a quella dei filosofi di riferimento in alcuni casi pedagogisti o declinabili in pedagogia, metti Wittgenstein e Russel; a collegarci fotografie di paesaggio, di lei ma più vestita, e disegni-dipinti (alcuni in Art-Brut come fossi un disastrato mentale o disturbato con qualche patologia psicologica-psichiatrica). Silvae Lo si divertiva tanto. “Il bambino più indisciplinato ma da LIBRO CUORE” mi diceva con una tenerezza infinita) e quanto mi spiegava lo trascrissi. Come piccolo abbecedario pedagogico per uso del digiuno in educazione che ero.
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