:: Silvae Lo in posa Merleau-Ponty mette i puntini cartesiani sulle i - Fotografia e testo assemblato da Claudio Di Scalzo. 1998


Silvae Lo My Wife in posa Merleau-Ponty - 1998
Foto Claudio Di Scalzo





 

SILVAE LO IN POSA MERLEAU-PONTY
METTE I PUNTINI CARTESIANI SULLE I
 FOTOGRAFIA E TESTO ASSEMBLATO DA CLAUDIO DI SCALZO
1998

Dato che devo subire l’immaginario tuo maschile da calendario, caro Marito Claudio Di Scalzo, intanto ti comunico che avendo letto da tempo, e sottolineato, il libro per me e per tante altre donne basilare, di LUCE IRIGARAY “Speculum. L’altra donna” dal mio genere femminile so dove vai a parare in atti e sviluppi bianco-nero della tua grammatica di uomo verso la mia figura. Ma tant’è. Partecipo al gioco. Aggiungo didascalia necessaria che servirà a dare una sfumatura di complessità alla posa-corpo di me SILVAE LO. Il personaggio modella ha esigenza, così, di sopravanzare il fotografo. Allego due citazioni da Merleau-Ponty che sviluppa la Fenomenologia nelle “Meditazioni cartesiane” del verboso Husserl in “Fenomenologia della Percezione, Parte I, Cap. VI e Parte II, Incipit. Sono precisa tante volte, ma non accadrà, volessi istruirti oltra la facilità di premere l’otturatore della reflex”.

Il filosofo-scrittore distingue separa l’esperienza vissuta del Corpo dall’idea o pensiero del Corpo.

Ecco due citazioni per te utili quando viviamo nella quotidianità sia nelle accelerazioni a letto sia quando mi fotografi.

“Sia che si tratti del corpo altrui, sia che si tratti del mio, non ho altro modo di conoscere il corpo umano che viverlo”

“Il proprio corpo è nel mondo come il cuore nell’organismo: mantiene continuamente in vita lo spettacolo visibile, lo anima e lo alimenta internamente, forma con esso un sistema”.

Non penso affatto tu possa essere impressionato, spinto alla scelta, a mio favore, per quanto riguarda Husserl e Merleau-Ponty; temo, anzi ne sono certa, che custodisci altre interpretazioni del corpo: metti di Schopenhauer di Nietzsche di Stirner, che lo ritengono volontà oggettivata; battezzato fanciullesco a volte in guerra a volte in pace, con predilezione per l’animalesco, la predazione, che ti viene dalle frequentazioni, spero definitivamente archiviate, con una traduttrice filosofeggiante scissa tra Monaco e Lucca. Tu non scegli con la facile giustificazione che tutto è strumentario per la creatività che incombe: e ne sorrido: pensando lo sguardo del fotografo sul Nudo della modella condito con varia filosofia che, perdonami l’azzardo dal tuo vernacolo, riduce tutto alla BELLA-FÌA!

Ne rido mentre i capelli mi coprono il volto… e tu scatti scatti scatti…