:: Karoline Knabberchen: Cervo inquieto d'Engadina. 40° della morte. |
Karoline Knabberchen CERVO INQUIETO D'ENGADINA
Tu sei il cervo inquieto, strofini Ghiandole di muschio alla dura corteccia Sul margine del bosco perché ti odori
Dai tuoi occhi buche Scure non scappo Mentre scansi - non ingravidi oggi? - calde Femmine dalle palpebre schiuse ammiccanti.
Mi preparo alla suggestione scostando latifoglie E lenta m'abbandono al tuo inguine Possente creatura; in alito condensi fuor dalle narici Soffice manto di neve Trapuntato a ciuffi giovani Di verde –
Seni candidi smuovon Aria al pasto - mi snatura Dentro, il seme che scalda -
Ti premo rossa bocca sulle ciglia lunghe Dello scatto ultimo; la voglia accoppiamento-eretico Che tua mi fece All'orizzonte degli eventi
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