:: Fabio Nardi - Karoline Knabberchen: Impronte filosofando con pennello. 1979. 40° della morte.


Karoline Knabberchen al Luna Park di Carrara
Foto Fabio Nardi - 1979


Karoline Knabberchen
(Guarda Engadina Svizzera 10 aprile 1959 -
1984 20 agosto Austvågøy Lofoten Norvegia)
Foto Fabio Nardi




QUARANTESIMO DELLA MORTE

FABIO NARDI – KAROLINE KNABBERCHEN

IMPRONTE FILOSOFANDO CON PENNELLO

IN FRONTE ALL’EX BELLO

1979





Impronta di pennello rossa n. 30 ritagliata e incollata
su fondo nero spennellato.
Dedicato a Locke, 1
1979
Nardi/Knabberchen


 

Prefazione 20 agosto 2024. Il primo anno assieme, ma anche in seguito, con Karoline Knabebrchen, vivemmo GIOCO nei segni spassoso viatico di conoscenza. Le “impronte filosofando con pennello” ne sono un esempio. Per la prima volta rivelato sull’Olandese Volante. Il tutto prese le mosse dal MATISSE della CARTE RITAGLIATE. Io e Knabberchen andammo a scoprire le sue opere, su carta, in musei, a Nizza, nella Cappella del Rosario a Vence, acquistando riproduzioni. Probabilmente queste nostre operette ritagliate versificate spennellate furono, allora, postmoderne. Citazione creativa. Questo “gioco” l’ho ritrovato incontrando Sara Cardellino nel 2009. Le sue esplorazioni nelle soffitte l’hanno ritrovate. Ed ha suggerito, ma imposto sarebbe meglio scrivessi, che le rifotografi, che le incornici: insomma che ne ricostruisca l’iter, ammesso non sia andato disperso irrimediabilmente l’insieme.
 

 


Impronte di pennello gialle e celeste grigio n. 15 ritagliate
incollate su fondo celeste.
Dedicato a Locke, 2
1979
Nardi/Knabberchen



 

Fabio, per una volta, il tuo titolo umoristico, in rima, rivolto a te stesso pittore da Supporto/Superficie Support/Surface, declinato dal Gruppo Tel Quel francese, funziona con me nel gioco. Al quale partecipo filosofando, ovvio te amando, pur’io spennellando; e con poesiole improntate nella semplicità un po’ ZEN, che tu battezzi da ZENZERO, io ci rido, ancor più se le sento firmate, col vernacolo, ZONZERO (cioè grullo sempliciotto covato poco ecc ecc) in recitata tua parte.

Il “ganzo”, uso vernacolo pisano, è che ZEN-ZONZERO lo sei davvero! Un poco. Diciamo che sei “improntato”. E, io Karoline, ho sottomano pennello per l’avventura nella gioia di vivere un po’ allegra un po’ seria; e se l’Eros scaccia Thanatos, vulgata freudiana, la misura del pennello, di cinghiale, pure adatto: ho! Sto imparando i rimandi erotici vecchianesi.

Ora sai, Claudio, che l’umorismo, in ironia, elvetico, non ha niente da invidiare al tuo pisano. Che spesso scade, consentimelo, nel sarcasmo. Epperò comunista, sia detto. Dunque scusabile? Perché critica della cultura dominante alienata? Perché critica materialistico-dialettica? Mi fermo. Si si si mi fermo. Giochiamo filosofia-poesiole-pennellate numerate. PENNELLATE RITAGLIATE. Valente, postmoderno pure?, il riferimento all’ultimo Matisse che ci ispira: CARTE RITAGLIATE. Mentre scrivendo ritaglio, ma solo un poco, gli empiristi inglesi. Io nipotina di Fichte e discendenza idealista. Ed anche ciò è da sorriderne vero?

 

Nardi/Knabberchen

NERO RITAGLIO CELESTE INCAGLIO

DITTICO - 1979


 



Impronta n. 20 rossa di pennello

(Premuta sul bianco come miei anni

Spremuta sul nero a fianco)
 

2

 Seguitando improntando cantando

come petali a notte schiusi

mulino di stelle sovrastanti

sfarinano luna empirica

di Locke. Panificazione

un po’ da Pan

un po’ ciarliero Can Can.

Non esistono idee innate

(come le pennellate sia detto)

in pittura; tutte vegnon

dall’esperienza sulla superficie

tela carta parete: essa ci indica

il metodo col quale connetterle

alla ragione su contenuti pittorici

empirici. In questo caso numerati

su supporto scelto e ritagliato.



 

NOTA di CDS
20 agosto 2024


 Il dittico si compone di pennellate improntate e numerate da Fabio Nardi e Karoline Knabberchen date.
Lo stesso con le parole versi rime casuali o meno)