:: Sara Cardellino: Francoeur pel cuore di Karoline Knabberchen il 20 agosto rintocco. 40° |
François Francœur (Parigi, 21 settembre 1698 – Parigi, 5 agosto 1787) sta nell’autunno del Barocco e vale come rintocco per il 20 agosto di Karoline Knabberchen. Quarantesimo della morte. Il compositore gravità attorno al Re Sole e quando si spegne il suo astro terrestre, tanto per stare nell’autunnale decoro, Beethoven preromantico aveva 17 anni. Valgono per Knabberchen le “sonate per violino e continuo” dal libro II, ma possono svolgere omaggio pure alcune pagine teatrali. Francœur per i suoi valori espressivi, e sappiamo quanti ne possedesse Knabberchen venticinquenne che dà addio al mondo nella sua primavera, altro che autunno!, e soprattutto perché il musicista rievoca, ascoltandolo, un mondo do si “rappresentavano” e si trasmettevano grandi passioni e intense commozioni con piccoli gesti, con pause ch’erano linguaggio taciuto ma comprensibile, con sussulti e sospiri lenti poi accelerati. Serve ascoltare e dedicare a Knabberchen la Sarabande della Sonata in Mi minore dove c’è un ideale mondo campestre, lindo, come certi prati e inizio erte boschive in Engadina; la Pastourelle della Sonata in La maggiore, e immaginare l’adolescente Karoline verso una fonte d’acqua; per concludere, con Francoeur cuore per l’Angelo Svizzero, perché anche ciò la riguardò, di Fureur, amour, secondés mon impatience: recitativo e aria di Roxane dall’Atto Terzo di Scabderberg. Qui anccanto al passionale empito s’ascoltano sonorità tenui, fragili, Karolina lo era agitata in amore e fragile come cristallo. Il tempo terrestre cambia le ragioni che danno origine ai sentimenti, e al modo di esprimerli, per me Karoline, a leggerne scritti salvatisi, rammentano come col compositore che esistette una stagione esemplare in materia di cuore musica poesia e i moti che reggono il tutto. Il 20 agosto sia questo per l’assente, per me presente, in omaggio alla lontana tomba d’acqua Lofoten, con Claudio e Fabio.
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