:: Karoline Knabberchen: Modernità Transimperiale verso la liberale parlamentare. Un sogno incerto. 40° della morte.


Karoline austriaca nel sogno transimperiale - Foto Fabio Nardi - 1982



Karoline Knabberchen
(Guarda Engadina Svizzera 10 aprile 1959 -
1984 20 agosto Austvågøy Lofoten Norvegia)
Foto Fabio Nardi 1982/1984
      

 
Karoline Knabberchen
MODERNITÀ TRANS-IMPERIALE VERSO LA LIBERALE PARLAMENTARE
UN SOGNO INCERTO - 1982
 
La cosa sarà veramente onesta e per bene, nonno. Diventerò una democratica liberale patentata, però mentre maturo la mia decisione, per trovare marito, non diventerò più un'eroina della decadenza transimperiale, nonno; in Europa lo chiamano Postmoderno.  
 
Domani, risponderò positivamente all'inserzione comparsa sul maggiore giornale austriaco, di un ricco industriale, e sarò esattamente tutto il contrario di quello che sono, sarò lontana dalla mia identità, dal genere di vita dei miei antenati, fino a te nonno a mio padre e madre; e soprattutto contro la tua volontà nonno: il più severo censore della mia tentazione a buttare alle ortiche il mio quarto di nobiltà. Sarò sola appena sveglia; senza neppure più la tua protezione nei ricorrenti sogni? Nonno nonno, cerca di intendere, ma lo sai che Parigi è ricolma di nobiltà zarista dopo rivoluzioni e sommovimenti liberal-parlamentari altrove? Nell'ex-impero austro-ungarico altrettanto! Devo andare a mendicare pur'io nella città che decapitò Maria Antonietta?
 
"Giovane gentiluomo, membro del ceto privilegiato, settore industriale post-guerra, sposerebbe gentile signorina, di estrazione nobile, disposta a ramificare in solo albero, figli e figlie, il passato nobile austriaco con la modernità industriale".  

Nonno, questo annuncio insolito, matrimoniale, che ti leggo, mi ha colpito. Innesto. Figli figlie. Linfa nuova. 

Lo sai come sono questi borghesi arricchiti, non hanno eleganza, stile. Farò la bella statuina in ricevimenti dove nessuno sa baciare la mano ad una sposa raffinata. Ma farò impressione a tavola tenendo la postura di nonna di mia madre: sedurrò i presenti semplicemente alzando il calice alle labbra. Garantito. Dai nonno dammi la tua benedizione!
 
Ma farò esattamente quello che mi viene chiesto, secondo il regolamento civile. Sono impaurita, disorientata, che credi nonno, in questa scelta!!. La mia preoccupazione principale, ancorché giovine e sicuramente bella, è: dove andare, cosa fare, dove trovare un impiego e una pensione se divento vecchietta. 
 
La transizione alle nuove realtà, nonno carissimo, non avviene in modo tranquillo. Il nuovo emblema nazionale austriaco e il nuovo stato ristretto sul quale ahimè sventola, che sostituisce l'aquila bicipite, fortemente impallinata dagli italiani, nel 1918, perdonami la battuta irriguardosa, necessita anche della mia mutazione borghesemente sposata. Fattene una ragione, nonnooo. Non mi far spazientire. Del resto non lavorerò, avrò cameriere e accudenti, ricca borghese, alla lontana conservo lignaggio nobile. Sopporterò che pure il personale non abbia più il decoro esistete ai tempi di Sissi. 
 
Nonno! Inutile che nel sogno mi tieni concione sulla tradizione di famiglia: la tua nipote è una spiantata nobile di provincia che deve trovare marito ricco. Agiato borghese dei commerci, industriale; classe che la nostra famiglia ha sempre disprezzato.
 
Vuoi che ti controbatta: eccoti accontentato: tedesco, francese, geografia, tattica, geometria pratica, regolamenti di servizio,organizzazione dell'esercito, topografia, ingegneria militare, ginnastica, scherma, norme di servizio e galateo, capacità, carattere, condotta, tenuta dell'uniforme, conoscenza delle armi, disegno a mano libera, italiano e ungherese, canto musica e danza, latino, storia, fisica e chimica, calligrafia... beh... nonnino... tutto questo non è bastato a far durare l'Impero. E io in essa lista ultima discendente del nostro ceppo.
 
Pertanto, io, sì proprio io Karoline, non sto qui a ricordarti il nostro algido cognome comune, farò esattamente quello che mi viene chiesto dalla contemporaneità e da un minimo di saggezza femminile che le antenate di casa han sempre avuto rispetto ai robusti basettoni spesso scriteriati: e la "cosa", matrimonio con l'industriale, sarà veramente onesta e per bene.
 
(Fine della storia. E dell'impero. E del sogno con nonno nostalgico. Accetterò la democrazia liberale e parlamentare senza imperatore senza impero. Io cittadina ex suddita di Francesco Giuseppe nel sogno che ho appena lasciato alle spalle del guanciale)