:: Accio e Sara Cardellino: Donne amate dove l'ho trovate. Simonetta Vespucci. Chantilly. Museo Condé. |
Accio e Sara Cardellino
L’Album illustrato-raccontato qui in suo inizio nasce da questo dialogo, settembre 2024, nel cascinale di Vecchiano, tra Accio e Sara Cardellino. Perché sono andato a ritrovare, sapendo dove fossero, quaderni e dattiloscritti, di decenni fa, dove avevo scritto sopra Donne da me “incontrate” e cercate in dipinti e fotografie venendone catturato per loro vicenda e bellezza e azioni. Viaggi miei verso musei e gallerie e luoghi e stati che le ospitavano. Ma siccome, rivelando l’esistenza di questo Album a seguito di una battuta recente, qui sotto riassunta, Sara inizia a chiedermi se ero da solo o con quale fidanzata, se con la moglie; per rabbonirla non c’è che un sistema, inserirla nell’Album. Pertanto a lei, settembre 2024, dedico la voce CHARME con relativa foto. Dopo SIMONETTA VESPUCCI. E prima di GIOVANNA REGINA DI NAPOLI. Iniziando a pubblicare i capitoli sull’OLANDESE VOLANTE. NOTICINA: Quanto sopra scritto oggi quanto sotto scritto tanto tempo fa ieri, rivela, più di ogni concettosa ermeneutica o psicologia amorosa, come funziona il legame tra me e Cardellino. Se lei non mi avesse fatto la domanda, ispirato la mia battuta, capendo ch’era meglio inserirla nell’Album per evitare troppe domande,... tutto ciò oggi, 2024 autunno, non esisterebbe. Semplice vero?
-Accio... posso chiederti qualcosa essendo certa che mi rispondi con sincerità? -A settembre lo fo sempre! -Dai smettila con le rime! Ma se sono (clikka) DIECI le donne da te amate come le dita di una mano, e io le concludo, standoci come Sara Esserino/Sara Capei Corti poi Sara Cardellino, ci saranno pure altre donne con le quali sei stato episodicamente catturato dalle loro fattezze! È così? Me ne parli? Quante più o meno? -Decine e decine e decine cara Sara! Vederle e attrazione a prima vista. -Ah... e me lo dici così!! Seduttore col medagliere tinnante! Oh oh! Dammi qualche dato data nome luogo... visto che sorridi sotto ai baffi con sicumera maschile al cubo. Attrazione eh, a prima vista... ecco l’esteta catturato dall’estetica dei profili con seni e aggiunte! -Ti fo il primo nome luogo anno e, siccome mi hai fornito l’abbrivio ideale, te ne stilerò un elenco dettagliato. -Addirittura... dovresti sprofondare Don Giovanni incanutito... fuori il nome della fortunata... -Simonetta Vespucci, nata nel 1453 a Portovenere e morta ventitreenne nel 1476 a Firenze. Gentildonna tra le più ammirate del Rinascimento. Amante di Giuliano de’ Medici. Musa di Botticelli che la dipinse Venere che esce dalle acque e nella Primavera. Però, Sara, io mi sono innamorato di Simonetta Vespucci ritratta da Pietro Di Lorenzo con il serpente al collo e a seni nudi. -Che scherzo mi giochi Accio! Simonetta Vespucci sta assieme a tante altre. Ovvio. Sono dipinti e magari fotografie. E il luogo dove l’hai conosciuta qual è? Quando? Eri da solo? -L’ho incontrata, a metà anni Settanta, sapendo che lì stava, a Chantilly, comune fuori Parigi, al Museo Condé. Pietro di Lorenzo la ritrae di profilo con la fronte rasata alla moda di allora con acconciatura immaginifica. Il serpente al collo più che al facile richiamo a Cleopatra col nudo seno rimanda alla simbologia neoplatonica. Sullo sfondo verzura festante che si scioglie nel cielo burrasca nel secco autunnale tempo a simboleggiare la prematura morte. In basso sta scritto, alla maniera fiamminga, SIMONETTA IANUENSIS VESPUCCIA. Questa un’amata... ero da solo nel museo... e se vuoi proseguo a fartele conoscere. Non sarai per certo gelosa... o no? -Continua Claudio... questa proprio non me l’aspettavo. Se continui così comincio a pensare che sei davvero un artista! E gelosia non provo.
Charme rimanda, in traduzione adatta, a FASCINO. Sara ha Charme. Ma posso anche aggiungere che conoscendola nel maggio 2009, e ancora oggi settembre 2024, io subisco il suo INCANTO. Per me che sia in abiti da passeggio con trucco leggero e perle o che si sveglie al mattino tra capelli arruffati io subisco incanto. Perché ha charme. Una magia particolare che la tiene in atteggiamenti e parole. Anche se affetta patate invece di suonare il flauto traverso per me. Il contrasto sta nell’acclarata constatazione che io non sono né CHARMEUR né PRINCE CHARMANT ma soltanto ACCIO che al massimo si può accostare a qualche personaggio da fumetto. Parecchio proletario fra l’altro mentre la Cardellina parte del suo Charme lo deve alle origini aristocratiche o alto borghesi portate con noncuranza. Ho scelto una foto per il suo Charme tra mille. Che le ho scattato.
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