:: Claudio Di Scalzo detto Accio: Donne amate dove l'ho trovate. Parigi e Monaco da Fragonard. 1978


"Gimblette", Giovane donna che gioca con un cane (1765-1772 circa)
Jean-Honoré Fragonard (1732-1806)
Fondation Cailleux, Paris
Olio su tela cm 70 x 87



Claudio Di Scalzo detto Accio
DONNE AMATE DOVE L'HO TROVATE
PARIGI E MONACO DA FRAGONARD
1978


 


LA GIMBLETTE (1768-1770 circa)
Jean-Honoré Fragonard (1732-1806)
Alte Pinakothek, Monaco
Olio su tela cm 89 x 70




"Sara seno desiato in intimo rococò ricamato 
in attesa dello spinone italiano fragorosamente ardente"
Parigi settembre 2009
Foto CDS


 

inseguo lo scodinzolare del cagnolino dalla Fondazione Cailleux di Parigi fino all’ Alte Pinakothek di Monaco e come titolo scrivo: "Ardo vedendo La Gimblette di Fragonard scoperte natiche e tette".

JEAN-HONORÉ FRAGONARD dipinse più volte il soggetto della giovine dama seminuda nel letto che gioca roteando le gambe col proprio cagnolino. A Parigi il peloso gingillo è nero a Monaco Bianco.

Il pittore insieme a FRANÇOIS BOUCHER dà al Rococò un’aura seducente e gioiosa dove il gioco rimanda sottilmente all’eros.

Mi tornano in mente le parole di PAOLO MANTEGAZZA, positivista romanziere fisiologo antropologo di razza, che romanzò in senso sibillino i compiti del cagnolino con le signore giovini e mature. Scrivendo più o meno: “Signore adorabili che desideriamo dimoranti nelle classi alte d’Europa adorano il proprio cagnolino per il motivo che non confesserebbero a nessuno”

La giovine che adoro è irraggiungibile da me, essendo dipinta; ma forse non lo fu dal cagnolino sdoppiatosi nero e bianco, parigino e austriaco.

Che delizia il Rococò più lo guardo più allegria al mio tutto do; e per la leggera malinconia ricorro al fondatore ANTOINE WATTEAU.