:: Claudio Di Scalzo detto Accio: Donne amate dove l'ho trovate. Parigi e Monaco da Fragonard. 1978 |
inseguo lo scodinzolare del cagnolino dalla Fondazione Cailleux di Parigi fino all’ Alte Pinakothek di Monaco e come titolo scrivo: "Ardo vedendo La Gimblette di Fragonard scoperte natiche e tette". JEAN-HONORÉ FRAGONARD dipinse più volte il soggetto della giovine dama seminuda nel letto che gioca roteando le gambe col proprio cagnolino. A Parigi il peloso gingillo è nero a Monaco Bianco. Il pittore insieme a FRANÇOIS BOUCHER dà al Rococò un’aura seducente e gioiosa dove il gioco rimanda sottilmente all’eros. Mi tornano in mente le parole di PAOLO MANTEGAZZA, positivista romanziere fisiologo antropologo di razza, che romanzò in senso sibillino i compiti del cagnolino con le signore giovini e mature. Scrivendo più o meno: “Signore adorabili che desideriamo dimoranti nelle classi alte d’Europa adorano il proprio cagnolino per il motivo che non confesserebbero a nessuno” La giovine che adoro è irraggiungibile da me, essendo dipinta; ma forse non lo fu dal cagnolino sdoppiatosi nero e bianco, parigino e austriaco. Che delizia il Rococò più lo guardo più allegria al mio tutto do; e per la leggera malinconia ricorro al fondatore ANTOINE WATTEAU.
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