:: Margherita Stein: Animalità che se ne va e la morale è questa qua. 1986


"Margherita Stein si tuffa nuda, a notte", dal cabinato 
di Paolo Fatticcioni detto "Il Pazzo" (1948-2005) a Viareggio e
con la Polaroid fotografa lei e me di spalle.
1986  



 

Margherita Stein

ANIMALITÀ CHE SE NE VA E LA MORALE È QUESTA QUA
1986

 

Come ha potuto l’uomo divenire tale? Come è potuto emergere dall’animalità, separarsi dalla sfera della bestia? Beh, io propongo l’immagine della Meiosi Originaria. Come al solito bisognerà specificare che “originario” qui non significa ciò che è avvenuto all’inizio una volta per tutte, non si tratta di un concetto cosmologico. Originario è ciò che si dà ogni qual volta ciò che specifica (nel nostro caso la Meiosi) accade. La divisione di cui parlo si produce invece ogni qual volta ciò che non si lascia ridurre a una comune misura, ciò che non trova base sufficiente per relazionarsi al comune, viene rigettato. La Morale ha questa origine, nasce dal rigetto dell’eterogeneo. Di un tipo amorale si dice infatti che è deforme, oppure che è una “bestia”. Benché in un certo senso ciò appaia strano, l’animalità è la forma più tipica dell’eterogeneità all’umano. La Meiosi Originaria è lo sforzo costante di mantenersi nella separazione dalla propria animalità. Tale sforzo è (origina) la morale. La Morale è il velamento di questa originaria esclusione.

 

NOTA CDS

Il titolo, ironico dato al frammento di Margherita Stein, come succede da sempre riguardo a dattiloscritti e manoscritti e file da me custoditi, è di mio conio. Ma un titolista vale molto meno di chi sapeva scrivere così in prosa filosofico-letteraria. Di mio ci mettevo, con il mio amico Fatticcioni Paolo detto "Il Pazzo",