:: Accio: Tempo buttato via con debito da saldare. Dickens e la Grande Speranza. A Sara Cardellino riconoscente. |
“Provate a immaginare di cancellarne un giorno particolare, e pensate come sarebbe stato differente il suo corso. Voi che leggete queste parole, fermatevi a pensare per un attimo alla lunga catena di ferro o di oro, di spine o di fiori, che non vi avrebbe mai avvinto, se non si fosse formato il primo anello in un giorno memorabile". (Charles Dickens: Grandi Speranze)
In questa estate, a volte nei sogni anche, mi torna l’espressione tutta vecchianese, che sentii sulle labbra di mio padre e di altri familiari: “Tempo buttato via”. Cioè tempo rivelatosi inutile spreco. In atti e rapporti inutili. Il tempo passa lo stesso ma se lo butti via, mi dico, devi andare a rovistare quanto in esso è stato buttato nel Nulla. Per ricavarne niente se non dolore delusione peccato colpa. Il tempo che ho buttato via è stato quello che ho dedicato all’estetica. In tanti decenni. Particolarmente sul Web a partire dal 2000. Dietro all’utopia di consegnare amori e rivoluzioni vissute a un accesso diverso nel tempo da vivere libertario. Sommamente tempo buttato via nell’avventura dell’Olandese Volante (2011 - 9 gennaio 2017). Per come si è conclusa rivelando ogni equivoco e fallimento e abbagli ed errori che in questa acquorea navigazione ho versato. Perché ogni vita in estetica senza rivoluzionamento politico comunista è perfettamente inutile. Perché ogni vita in estetica senza la rinuncia ad aggiungere altre merci, culturali, alle migliaia già esistenti, è perfettamente inutile, nel duemila. Vite estetizzate in poesia son tutte malnate compresa la fu mia Anonimo vecchianese In questo scacco, però, dal Male è sorto il Bene per me. La possibilità di una salvezza oltre il tempo buttato via. Perché "la donna che visse due volte nel cuore dello stesso uomo", Sara Cardellino, è venuta a salvarmi, (Clikka: Sono in pericolo Sara. Ho bisogno di te) a salvare L'eroe da libro senza libro (così mi ha definito); perché Fabio Nardi ha saputo che la donna, Karoline Knabberchen, che visse nel suo cuore da terrestre e per la seconda volta da morta, dalla trascendenza ancora lo amava. Quanto scrissi e disegnai e fotografai per queste due figure di donna non è stato “tempo buttato via”. Lo stesso però, rileggendo “Grandi Speranze “ di Dickens, ho appreso la verità che, confusamente, mi guida da mesi e che ancor più avrà ogni mia risorsa. In questo “tempo buttato via” ho accumulato un debito da saldare. Esteso, enorme, che attende i miei atti conseguenti da qui fino a quando vivrò sulla terra. Perché esso venga estinto. Ho terminato le ultime pagine di Grandi Speranze di Charles Dickens in una corsia d’ospedale dove mia madre, la sarta Nada Pardini, è ricoverata per i controlli al suo antico cuore. Se invece di buttare via il mio tempo nei sei anni estetici passati sull’Olandese Volante mi fossi dedicato di più ai miei familiari ai figli a mia madre a chi mi voleva bene pro bono, senza chiedere niente in cambio, non certo un'estetizzazione di sentimenti e vissuti con recondita aspirazione di ricavarne libri e carriera letteraria intellettuale; io avrei iniziato prima a saldare il mio debito. Ora con l’età che ho non so se ce la farò a completare la mia Redenzione da quanto considero anche peccato e colpa. Che mi ha quasi perduto. Portato alto dolore e tristezza. Ferita.
Se avessi dato retta prima a Sara Cardellino, se avessi inteso le sue parole e atto alla Villa malcontenta il 20 novembre 2011 ( Clikka: Sara e Accio a Villa Malcontenta )… il tempo non sarebbe stato da me vissuto in maniera tanto inutile. Tanto da scoprirlo… “Buttato via”. Ho attraversato le vite degli altri come il cameriere tra i tavolini, una volta da qualche parte scrissi. Constatazione terribile. Ma ancor più se aggiungo: servendo pietanze e bibite elaborate esteticamente in modo sopraffino. Ingannando ingannandomi venendo ingannato. Tempo buttato via! Anche perché a me del ristorante, del quale non ho voluto possesso per arricchirmi autore, mai ho tenuto di conto. Dunque anche scemo oltremisura. Forse qualche attenuante ce l’ho per la mia vita da escluso da "orfano" dickensiano da Accio. Forse. Ma dall’errore dal male scoperto può giungere il bene. Dickens, ripeto, lo insegna col romanzo "Grandi Speranze". Il mio cuore galeotto voglio si salvi, la mia vicenda tragica fin da piccolo alla Pip voglio si riveli tutta, e che Estella sappia se mi sta vicino che l’ultima avventura con Accio sarà dolce e nuova con la Grande Speranza di aiutarci a vicenda a salvarci nella parte nostra che non necessità di segni estetizzati di morali imparate da altri avendo già la carezza del Cristo in Croce. Questa la fine Feuilleton del Tempo Buttato Via - sull'Olandese Volante dal 9 gennaio 2017 ci sono i diversi fascicoli usciti progressivamente - che diventa foglia ancora verde in cerca del ramo a cui tornare picciòlo linfa virente luce.
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