:: Di Scalzo: La morte di Wild Accio Hickok (con Sara Agnes Lake) e di Accio Billy the Kid figlio delle stelle il 9 gennaio 2017
09 Gennaio 2019
Zerelda Zee Cardellino bacia Jesse Accio James dopo averlo salvato dal buio della morte
il 9 gennaio 2017 colpito a tradimento con una rivoltellata dal codardo Robert Ford
Claudio Di Scalzo
La morte di Wild Accio Hickok
(con lettera diretta a Sara Agnes Lake)
WAH pistolero dei segni... come confidenzialmente lo chiamavano gli amici al tavolo da gioco, della finzione letteraria poker, commise il 9 gennaio 2017 un'imprudenza fatale. Sempre osservava la regola di stare con le spalle accostate alla parete quando giocava senza mai darle all'ingresso del saloon, in questo caso il Nattal e Mann's di Deadwood-Vecchiano, ma in quel dannato giorno che mise fine a tutte le sue prove estetiche giocate, trovando già occupato il posto, non osservò la regola fondante sua vita sua sopravvivenza. Perché, tutti lo sapevano, per quanto la sua vista si fosse indebolita con l'età, aveva superato la sessantina, nessuno poteva uccidere Wild Accio Hickok davanti, in un duello leale, guardandolo negli occhi, i suoi neri carbone attraversati da un irridente tic: quando diceva, in rima, per deconcentrare l'avversario: “suvvia ambiziosetto schiavetto del non detto... prova a uccidermi che fama ne avrai se superi il tuo mai!”
Inutile aggiungere che l'avversario in cerca di gloria finiva insanguinato nell'ombra della polvere.
Wild Accio Hickok il 9 gennaio 2017
WAH non era un assassino. Il “Tragico” (che non esiste soltanto nei miti greci oggi neo-neoclassici di cartapesta-web), fin dall'infanzia, aveva dato alla sua vita questa “piega”, di pistolero solitario dei segni, gli aveva spiegato un giornalista francese (Wild Accio Hickok, uomo semplice, non ci aveva capito nulla di quanto ascoltato dove veniva ricordato un filosofo che sembra si chiamasse Gilles Deleuze) trasferitosi nel west per conoscere la leggenda armata d'ironia e sfrontatezza Colt Navy... e ne seguiva la linea, la piega, senza farsi troppi problemi di etica: lui rispettava la regola base dell'essere umani (secondo lui) in affari d'estetica e d'esistenza: “Uccidi solo chi è armato come te e uccidilo di fronte”. Che semplice ontologia, nevvero?
Aveva colpito, nella sua essenzialità, cinque anni prima, anche un ometto, che WAH aveva conosciuto ad Abilene. Tale Jack McCall, detto “mano rotta segnata di rosso” per una spellatura sul palmo della mano sinistra che ne metteva in risalto la ferita avvenuta con la nascita. L'ometto, piccolo di statura, come ce lo consegnano le fotografie, aveva cercato insistentemente la confidenza e l'amicizia di Hickok presentandosi come guaritore della sua vista calante, meglio di qualsiasi occhiale.
“Se poso questa mano sulle tue palpebre chiuse, il fluido che emana, ti guarisce, ne avrai beneficio”. WAH ci credette. Così come si fece convincere da MacCall che si erano già incontrati in un'altra vita, come sostengono gli abitanti dell'India, perché lui sapeva troppe cose della sua vita senza che mai l'avesse incontrato prima. In realtà McCall si era informato dalle numerose amanti seminate dal pistolero nei suoi pellegrinaggi nei saloon e che, per vendicarsi rivelavano confidenze sulla sua giovinezza in una famiglia antischiavista, con il padre utopista e a favore della redenzione di ogni “negro e bianco” sfruttato dalla religione del danaro.
“Mano rotta” aveva ritrovato, non certo casualmente, il suo mito, a Deadwood, l'otto gennaio 2017. Il giorno dopo entrato di soppiatto, senza farsi notare, s'avvicinò al tavolo da gioco, e sparò una pistolettata nella nuca di WAH. Poi esultò gridando queste precise parole: Ho ucciso Wild Accio Hickok. Io l'ho ucciso!
Le carte che aveva in mano l'assassinato, vennero da subito chiamate: “La mano del morto”. Una coppia di otto, fiori e picche. Otto generi letterari neri, e il loro rovescio sempre nero con altro punto di vista, negativo. Pura dialettica. Racconto in prosa, Racconto in versi, poesia, poema, elegia, diario intimo, fotografia, pittura espressionista. Due assi di fiori di picche. Asso fiore del libro da scrivere. Asso picche del libro da non scrivere.
Nella tasca della sua giacca, venne trovata una lettera, indirizzata alla sua amata Sara Agnes Lake: Se non dovessimo incontrarci più, perché non tornerò dove tu m'aspetti, ucciso in qualche maniera che temo a tradimento, è un presagio che mi sovrasta da giorni, nuvolaglia e non è macchia scura ingannevole datami dagli occhi, sappi che ti ho amato con tutto me stesso. Di quanto custodisci nei segni miei niente voglio sia rivelato. A poker gioco sempre l'azzardo della nera dialettica per rimanere soltanto e semplicemente un pistolero invincibile. Se la mia vita è stata reale intrisa del bluff estetico-letterario, non voglio sia rivelata; mi basta soltanto essere ricordato come l'uomo selvatico e Accio che fui a cui il destino, o Dio?, mise in mano una Colt Navy per difendersi e sopravvivere, dove altri non l'hanno fatto a viso aperto, col mio coraggio.
Ti amo e sarà per sempre!
TUO Wild Accio Hickok, WAH
Accio Billy the Kid, Figlio delle stelle, nel nevaio il 9 gennaio 2017
LA MORTE DI ACCIO BILLY THE KID
Accio Billy the Kid, ucciso a tradimento da Pat Garret, era un Figlio delle stelle.
Pat Garret, ex amico di Accio Billy the Kid, rientra perfettamente nei lineamenti del traditore che ebbero a tracciare Borges e Conrad. Cosa invidiava ad Accio Kid questo personaggio messosi la stella di latta della Legge Ontologica Poetica (LOP) in missione per normare regolare modellare la versificazione nel West? Non è dato saperlo. In genere tipi alla Pat Garret, così come i gemelli nel loro atto: Jack MacCall uccisore di Wild Accio Hickok e Robert Ford di Jesse Accio James si concedono, a posteriosi, a un enfatismo letterario brulicante di pena ed esaltazione, copiando fra l'altro gli stilemi degli assassinati.
Per Pat Garret dice tutto la sua postura, di nascosto nell'ombra di una stanza - ontologia malvagiamente vigliacca - e la sua esclamazione con la pistola fumante, scavalcando l'ucciso Accio Kid, “Ho ucciso Accio The Kid. L'ho ucciso!”.
E invece non aveva ucciso un bel niente! Aveva ucciso il suo fantasma che amava in maniera contorta. Da quel momento in poi il lucore notturno e le stelle che avevano incorniciato Accio Kid sulla porta, consentendo all'assassino il colpo fatale, presero in consegna una leggenda nei segni per custodirla e renderla simbolo di come la poesia possa da terrestre diventare celeste anche se si è banditi, esclusi, rifiutati da ogni legge.
Stando nel vano della porta, illuminato e stellato, Accio Kid chiese prima di morire: Chi è? Chi è? Quien es?
Fu la firma sulla pallottola nemica che uccideva la sua avventura banditesca mirata con sordida tresca rendendo la sua leggenda per sempre vera e fresca.
Queste facili rime si riversarono poi nelle ballate dei cow boy e delle donne sognanti l'eroe ucciso, a tradimento, nei bivacchi e nei saloon. Così funziona la poesia popolare.
Claudio Di Scalzo detto Accio
IL 9 GENNAIO 2017 WESTERN
(sceneggiatura per fumetto esistenzialista)
Il 9 gennaio 2017 ho appreso, da Facebook, perché ne ha rilanciato il “comunicato” del direttore, sulla sua bacheca, che chi aveva diretto cone me per 5 anni L'Olandese Volante Transmoderno, aveva aderito alla redazione di un'altra rivista, di poesia, con una prassi del tutto opposta a quella del veliero corsaro.
A quel punto, a questo punto, essendo un uomo che vive ha vissuto anche nell'immaginario di un'estetica popolare: Melodramma? Fumetto?, Filastrocche?, Leggende?, scopro di essere fortunato come un personaggio da fumetto. Popolare insomma. Perché mi salvo all'ultimo minuto dal Male, e così accadde che qualche settimana dopo la donna che assieme ad una svizzera morta giovanissima più ho amato nella mia vita tornasse, diventando “la donna che visse due volte nel cuore dello stesso uomo”: Sara Cardellino. Quest'ultima definendomi “Eroe da Libro senza libro”, ha reso appunto fumetto o feuilleton, racconto popolare illustrato, la mia biografia in cerca d'amore. E l'evento strampalato e assurdo del gennaio 2017, nel quale un veliero s'inabissava perché condotto sugli scogli, qualcosa meritevole di sceneggiatura wagneriana e varianti con interpreti Jesse Accio james o Wild Accio Hickok o Accio Billy the Kid.
Certamente le due sceneggiature-racconto sopra pubblicate sono modeste culturalmente, ma appartengono alla mia povera epica e mitologia, che è quella western. E Sara, che sia Zerelda Zee Cardellino oppure Sara Agnes Lake salva chi ama. Ed a differenza dei pistoleri non sono stato ucciso. Mi ha salvato la musica della flautista. Ed ho iniziato con lei un'altra vita senza più alcuna estetica o vicenda nei segni.
Zerelda Zee Cardellino macchiata dal sangue del suo Jesse Accio James