PREFAZIONE DICEMBRE 2022
La mia dedizione/attrazione/frequentazione per L’Opera, il Melodramma, Teatro Musicale che dir si voglia, iniziò presto. Mi spinsero i genitori per contemperare, secondo loro, le fatiche impostimi nello studio fin da piccolissima del pianoforte del flauto. Anche questa era “imposizione” ma perlomeno guardavo ascoltavo e basta. Mi divertivo e basta. A parte le domande-interrogatorio su quanto avevo capito della trama e sullo sviluppo del suono canto. Pertanto appena ebbi la possibilità, complice mia zia generosa di viaggiare da sola o con lei, raggiungevamo, anche all'estero, cartelloni dov'erano rappresentate Opere con regie che si preannunciavano modernissime, magari riprendendo compositori che nei soliti allestimenti sarebbero apparsi “pallosissimi”; ancor meglio se compositori e registi erano di oggi, moderni. Siccome io e te, siamo rispettivamente Aglaia e Maestro delle Onde, già nel 2009 personaggi di un'avventura nel melodramma, avrai, lo spero, curiosità sulla Sara ventenne prima incontrarci un decennio dopo. Se così fosse riprendo il Diario/Frammenti di allora su alcune Opere alle quali assistei; facendoti conoscere i miei ricordi da dedicare al Maestro delle Onde, Claudio.
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(BRUXELLES. TEATRO LA MONNAIE) - Nel 2000 o giù di lì andai a Bruxelles ad assistere a “The woman who walked into doors” di Kris Defoort compositore d’Opera. Non ricordo, ne l’ho annotato, chi dirigeva l’orchestra; però il regista, tanto talentoso, era Guy Cassiers. Riprendo i miei frammenti di allora. Te li regalo da qui all’8 dicembre, Maestro delle Onde. La mia chiusa su libretto e fumetto, in quanto scrissi, sembra un segno per noi due anche oggi. Tua Aglaia.
Commistione di idiomi contemporanei e di jazz conviventi con teatro e video: con voce cantata e parlata. Ne sono presa come in gorgo ch’eleva. Kris Defoort esordisce da compositore ispirato dall’omonimo romanzo di Roddy Doyle.
Storia che strazia. Paula Spencer appreso che il marito Charlo è stato ucciso dalla polizia ripercorre la sua giovinezza. Matrimonio quattro figli le drammatiche difficoltà quotidiane e il marito massacrato di botte visitato in carcere che ironico le dice: “ho sbattuto nella porta”.
Defoort seguendo il romanzo che a suo avviso è musicale nella prosa crea scene partendo da improvvisazioni fissate poi su pagine per organico strumentale tradizionale ma anche per Jazz Band.
Incredibile equilibrio tra i due mondi sonori avviene. Dimensione dove fiati e percussioni con movenze jazz assumono venature espressionistiche.
Sono estasiata ma se dicessi sconvolta nelle mie convinzioni tradizionali dell’Opera sarebbe più esatto. Mio padre e mia madre uscirebbero dal teatro maledicendo l’inutile modernismo.
Il personaggio di Paula, scelta inaudita, è sdoppiato in una cantante e in una attrice sul palco. Entrambe sulla scena come due voci in un unico personaggio.
Gli altri personaggi e il mondo circostante appaiono sopra un enorme schermo-fondale col ruolo di interlocutore e confidente della protagonista. Parole suono danza si scompone, lì.
C’è la proposta di un nuovo rapporto tra parola musica nel teatro d’opera. A metà tra libretto e fumetto.
CDS/NOTA
AGLAIA (legata al MAESTRO DELLE ONDE/CLAUDIO) è personaggio che rimanda a SARA. Dal 2009 diventa protagonista di un romanzo transmoderno e polifonico a quattro mani. Evocante il melodramma e l'immaginario della musica classica. Aglaia è stata pubblicata sull’Annuario TELLUS 30 “Nomi per 4 stagioni. Dall’Illuminismo a Internet”, 2009. Nella sezione IMMAGINARIO/PESCA WEB dell'OLANDESE VOLANTE appare quanto è cornice visuale, “pescata sul web”, dedicata con didascalie al personaggio di AGLAIA.
I due fotogrammi identici della Chiesa degli Scalzi
a Venezia dove ha inizio il romanzo anche visual-musicale
di Aglaia e del Maestro delle Onde
ben si adattano al rapporto autori/personaggi
AGLAIA IN POESIA SULL'OV