Cinema Olimpia, Vecchiano, 1961. Centenario dell'Unità d'Italia.
Claudio Di Scalzo detto Accio recita la poesia "Patria"
L'UNICA VOLTA POETA IN PUBBLICO
(all'Ombra Rossa)
Cara Ombra Rossa... ho sfogliato l'album di famiglia. Anche per reggere l'urto di certe giornate in cui sono distante dalla Nada, in ospedale, e per trovare energia e dolcezza in una storia semplice che mi appartiene. Le foto sono poche. Non c'era abitudine in casa Di Scalzo alla memoria fotografica. Le mie poi della giovinezza se ne sono andate nel rogo della sede di Lotta Continua a Vecchiano appiccato dai fascisti e altre furono distrutte in altri momenti, come in Engadina, a Guarda, ma qui non ne parlo.
Questa che vedi, Ombra Rossa, è l'unica volta in cui ho recitato una poesia in pubblico, su di un palco. Piccolo poeta di paese. Era il 1961. Centenario dell'Unità d'Italia. Avevo 9 anni. "Patria parola sì breve sì grande tra tante parole..." mi ricordo ancora l'incipit da tanto che la maestra me la fece studiare a memoria... m'è presa una malinconia però bella!...ecco... il compagno Claudio che ha scritto centinaia e centinaia di poesie l'unica volta che ne ha recitata una in pubblico è stato qui!... m'ha fatto bene scoprirlo... c'è tutta la mia diversità rispetto a quanto accade nel mondo della poesia italiana stampata e in rete.
Credo sia meglio una volta sola e poi mai più! Certi accadimenti diventano rivelazione d'un destino. Predestinazione se volessimo stare a certe teorie protestanti. Mi garba, Ombra Rossa, stasera, pensare a quel me stesso lontano e a questo me stesso con l'età che ho che ti scrive facendoti "vedere" un evento in bianco e nero, mentre il colore della sera alpina s'amplia rosso quieto rosato sulle vette. Ricordami così, Ombra Rossa. Mentre recito. "Poesia parola sì breve con nei capelli la neve..."
Tuo compagno Claudio