Silvae Lo. Foto cds 2005
Silvae Lo
CITAZIONI PER IL DECADENTE MARITO
GAUTIER, BAUDELAIRE, DE MAISTRE, BOINE
PRIMA PARTE
Questo manuale di citazioni per uso famigliare di coppia, Claudio Di Scalzo, l’ho approntato come proseguo a quanto ho scritto con “Io neoclassica illuminista moglie nel romanticismo scopro catastrofiche doglie” nel 2006.
La sua genesi è semplice. Il Decadentismo per me prosegue nei danni all’estetica al bello alla politica progressista quanto prodotto dal Romanticismo con maggiore individualistica esaltazione mercantile.
Avendo in questi anni attorno libri di romantici e decadenti, che tu sfogliavi o ne leggevi paragrafi, e cataloghi; io metodica li ho letti per intero. Ho trovato affermazioni, dichiarazioni, rovelli di poetica ed estetica, che francamente sono “inaccettabili”. Probabile che il György Lukács de “La Distruzione della Ragione” avesse centrato il bersaglio ancorché il mirino della canna poggiasse su semplificazioni, a ritroso verso il primo novecento secondo ottocento, dettate dalla scoperta dei crimini nazifascisti.
Probabilmente, Claudio, tu non hai voluto vedere questi esiti o li hai bellamente ignorati. La mia azione razionale li estrae e, come mattoni li poso uno sull’altro, per dirti: "Considera, caro romantico-decadente marito, che la tua casa estetica poggia, anche su queste fondamenta".
Inizio col tuo Santo Charles Baudelaire, accudito post-mortem, da Théophile Gautier; ma prima, per non essere accusata di esser curatrice con troppa forbice, uso le tue dannate rime, incornicio il tutto, facendo un po’ di sociologia.
Secondo me la scoperta di Niepce, ed emuli, cioè della fotografia, condurrà poeti scrittori pittori a sospingere l’estetica verso esiti non fotografici e cioè simbolici. Il fondatore, che Nadar, inquadrerà con il Dagherrotipo da quel tipo che era: è il Charles col suo cuore messo a nudo.
Théophile Gautier, 1868, dalla Prefazione postuma ai Fleurs du Mal di Baudelaire.
“Questi gusti si spiegano da soli e devono essere compresi in un poeta di decadenza autore dei Fleurs du Mal. Questo stile di decadenza è l’ultima parola del Verbo cui viene intimato di esprimere tutto, spingendolo all’estremo. Possiamo ricordare a questo proposito la lingua già marmorizzata dagli agrori della decomposizione del Basso Impero Romano, e le raffinatezze complicate della scuola bizantina, ultima forma dell’arte greca caduta in deliquescenza.”
Gautier riprende le tesi romantiche e giunge alla teoria dell’ARTE PER L’ARTE. Alla larga da qualsiasi impegno per un’arte sociale. Medita, Claudio, sulle sterminate legioni on line che giocano dilettantescamente con questo stemma che Gautier pose sulle poderose braccia dei soldati romani sfilanti sul Foro. Pensi di potertici opporre con le tue invenzioni sui siti che inventi?
Ecco Baudelaire al massimo del suo dileggio: “La POESIA”, scrive, “non può sotto pena di morte e di scadimento, assimilarsi alla Scienza e alla Morale”. (da “Argument du livre sur la Belgique”.)
Lo “scadimento” della poesia, in migliaia di migliaia di poeti da Web e siti e blog, oggi esiste, seppure poerelli non si occupino affatto né di Scienza né di Morale, non sanno cos’è intenti a vendersi come le Veline di Striscia la Notizia su canale 5, ma son tutti in genere anti-berlusconiani e di sinistra!, ahimè. Né tantomeno pensino a qualcosa di sociale che non vada oltre il piagnisteo la beneficienza il manifestino per porre lor nome su tragedie di immigrazione guerre morti varie sul lavoro o per la “cattiveria” del mondo capitalistico ove anche i Papi hanno accenti più concreti di dottrina sociale.
Il dispregio di Baudelaire per l’umanità sofferente da sfruttamento va di pari passo con il disprezzo anche per la democrazia liberale.
“È una spietata dittatura quella dell’opinione nelle società democratiche”. (Da”Edgar Poe, sa vie et ses oevres”).
“Non c’è governo ragionevole e sicuro se non quello aristocratico. Monarchia o Repubblica fondate sulla democrazia sono ugualmente assurde e deboli” (da “Mon Coeur mis à nu”).
Ti faccio rispettosamente notare marito Claudio, che se tu estrai divertito e polemico contro il presente on line l’affermazione baudelairiana del SALON CARICATURAL in materia di poesia e arti, e pure lo “SCIOCCHEZZAIO” di Gustave Flaubert, contro il presente fine ottocento nelle sue prime manifestazioni dei generi letterari di massa e come le masse le recepivano, tali prese di posizione sono conservatrici se non reazionarie. Perché non consideri il battimano di Flaubert, tuo massimo maestro, alle truppe di Thiers fucilanti i Comunardi nel 1871 al Père Lachaise? Il solitario di Rouen s’intendeva perfettamente, considera ciò in materia di Naturalismo, con Giovanni Verga solitario di Vizzini in quel di Catania plaudente Bava Beccaris.
Continuo la discesa sulla LIRA di BAUDELAIRE. Come puoi intendere sono battutista in rima o assonanza (anche in contemporanea? anche rispetto a precedenti a me, muse? Il Faro valtellinese rimava o soltanto amoreggiava?) sulla materia che tanto di coinvolge.
Constata anche questa citazione sempre da “Mon Coeur mis à nu”, ove nudità rima con reazionarietà, proto-fasciosità?, sarebbe da pensarlo! Avrà compulsato il Baudelaire il controrivoluzionario De Maistre a Pietroburgo in qualche serata? Di sicuro!
“Di grande tra gli uomini, c’è soltanto il poeta, il sacerdote, il soldato. L’uomo che canta, l’uomo che sacrifica e che si sacrifica. Il resto è per la frusta. Diffidiamo del popolo, del buonsenso, del cuore, dell’ispirazione, dell’evidenza”.
Glosso questo scadente osso, Claudio Di Scalzo, che vedendoti impegnato, da quando ti conosco, con Giovanni Boine, me l’hai pure proposto in lettura e l’ho scansato per sua troppa misoginia e alterigia verso la donna, tutte le donne, ti faccio notare che questo Baudelaire funzionerebbe perfettamente da viatico a quel libro farneticante titolato “Discorsi Militari” del 1915, del ligure. Avrà letto Baudelaire? O avrà avuto per guarirlo dalla tisi per residuo militarismo da praticare il rivoltante Joseph De Maistre padre d’ogni reazione anti-illuministica e socialista? Meditaci. Fai ricerca su questa tresca!
FINE PRIMA PARTE di “CITAZIONI PER IL DECADENTE MARITO”. CONTINUA...