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:: Narrative photo
Yvonne Zèffiro - Carro in piazza Anfiteatro
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Quando l’angoscia nella stanza diviene ghirigoro di me stessa: divento cieca. E prima che la caligine renda sordo il passo sul parquet, scendo nella mia piazza: sbatto le gambe nei cantoni, butto il corpo sul carro, la testa scura nell'aria. Piazza tonda per serata a spigoli; piazza dove stringo tra le mani come acqua viva il mulo immaginato; imploro... che mi porti via con sé sul carro… me ciondolone fagotto. (Yvonne Zèffiro) |
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