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:: Narrative photo
Buck Eden - L'ultimo dell'anno
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Quando sei sulla pista non hai tempo di contare la fine degli anni e il loro inizio, mia dolce squaw, che in questo momento in chissà quale accampamento, oltre le montagne, ti pettini i lunghi capelli. Mentre cavalco le ombre delle notte stanno al posto di ogni cosa nominabile, anche di quelle che senza nome porto in improbabili connubi nei pensieri; ma stanotte che, occhieggiando il firmamento, sembra finisca l’anno, voglio proprio dirti, affidandomi al telegrafo di questa bambagia nevosa, che se io e te apparteniamo al regno di una qualsiasi forma, estetica, ci incontreremo in qualche mattino oltre l’inverno, e saremo come il pane e il burro che ora spalmo sulla mano e lecco come un animale, a questo fuoco di dicembre, perché le gallette sono finite e anche l’acqua s’è gelata nella borraccia (...)
(Buck Eden: "L'ultimo dell'anno secondo le stelle, la mano leccata", in Tf-Discorso amoroso) |
B.E. |
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