Alice Pagès - Il destino dell'H

Mi lascerai un biglietto sotto il cuscino? Troverò l’indirizzo dove sei a giocare, dietro a una palla, sotto alla scodella prima di cena??... Nel cesto della lavatrice mi scriverai qualcosa sugli slip???... Sulla scatola delle scarpe farai un disegnino buffo???? Tra le pieghe dell'ombrello metterai l’umidità di uno sguardo????? Il modo dovrai trovarlo, VITTORIO, comunque... perchè io ALICE... ho bisogno dei tuoi baci tanto quanto dei segni del tuo passaggio. Mi spiego??????
Ho bisogno di te e di tutto quel che sei.
Ti amo, dentro ogni sillaba che forma parola, che con te si definisce e con te si disperde. Sopra l'accento che poni come bacio sulla mia schiena pallida. Ti amo come la carta che assorbe l'inchiostro che si macchia e si colora tra le tue dita. Che solo con te nasce e in te inevitabilmente si distrugge. Sulla saliva che chiude la busta e affranca il nostro amore. Qui, adesso viva e incancellabile, poesia, musica, arte che nasce dal lamento sgorga dalle dita serrate sul viso piangente. Trova un posto anche per me, Vittorio, perché possa guardarti senza essere vista, dove tu possa trovarmi senza dovermi cercare. E dove possa amarti senza possibilità alcuna di ferirti! Mettimi lì. Come fai con la bandierina del calcio d’angolo. Senza sventolare. Muta, se mi vorrai come l'H. (Mi farai fare la fine di Adele H?). Così starò proprio perché in te m’affievolisco docile, però punto finale per salvare la partita che fai con te stesso.

(Alice Pagès)