L'Imperatore

Claudio Di Scalzo: “L’Imperatore”, tecnica mista su carta, Ottobre 2008 (Particolare).

Dietro questo imperatore c’è la sinopia dell’amore assoluto. Se ne sta incoronato da facce spinose e ghignanti. Lo feriscono, lo divertono. Ogni incognita accostò al suo essere naturale in amore. Geroglifico disegnato si spennella mortalità pensando alla festa che gli offrivano le tue dita sui riccioli.
Appendilo sul seno se merita protezione.


Narratore descrivi il tuo autoritratto? Chi c'è alla destra dell'imperatore? La mano di chi lo disegnò? L'imperatrice che lo sedusse? La piega dell'amore nascosta tra la lancia e lo scettro? Io che ti scrivo, mio imperatore, da qui, sotto al trono?, una serva... che ti ama.

Lo appenderò!
Ma tutti guardano verso sinistra, destra per l'imperatore... i sudditi non dirigono lo sguardo verso il loro governante? Perchè? Forse non lo vedono oppure non sanno... lui chi sia!! Ho l'impressione che non siano le "faccine" a farti divertire, Imperatore, ridere o soffrire ... Guardo il dipinto e vedo un imperatore che guarda avanti, oltre tutto, oltre il tempo, completamente incurante del popolo attorno! Le "faccine" sono il contorno allo sbigottimento di esistere per smarrire l’amore, anche del popolo!
Con cosa lo appendo al seno il disegno? Con un nastro che adorna? Una spilla che ferisce? Saliva che unge? Tua o mia?