Jeff Bark: "Nude". Nel tuo sonno sei contesa dalla televisione e dal letto, potrebbe dire Jeff Bark. Alla sua modella. Nelle lunghe sedute per trovare l’illuminazione giusta. Questo è un racconto, non hai tregua, sappilo, qualcuno ti vedrà alzata, qualcuno a pancia in giù con le natiche in vista, altri ti immagineranno, anch’io lo faccio, seduta, tanto da somigliare a un quadro di Hooper, parecchi saranno incuriositi dal tatuaggio che s’intravede. Non avrà fine questo racconto, non come il clik della fotocamera. Perdinci.
(Claudio Di Scalzo, 2008)
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