"Mano ferita dal suono" - Foto Accio - Sara Cardellino.
Sara Cardellino
“QUANDO GUIZZI MATTINO”
Esercizio dai Valori Plastici per l’amato. Senza data.
Quando nei guizzi capelli, in guazzi di blu nelle nuvole-cielo, ecco il tuo viso ispessito: mi par tramontare d'accanto,
Strofino nei riccioli mano-ferita, strofino il suono-ferita al tuo crine iroso-spigliato: mi chiedon spesso per strada s'io non ti tema;
Mi chiedono s'io non tema con te di perdermi in cento mescite fumose, in viottoli-cenere e gli amici lasciare all'imbocco, senza ritorno.
Mi chiedono e stridono come dei ferri, domandano e stridono e credono io sia come le altre: tutta ficcata nel lume robusto del dire pel dire,
Tutta ficcata accesa nel dire con gli altri di te che sei trambusto mio respiro-fitto, e arrembaggio pesto selvaggio nel muto orizzonte.
Or io riprendo per mano la mano che tardi, la sera, lasciasti, baciasti; or io riprendo quel dire tuo vigoroso ch'è tutto nei gesti;
Or io tutta in te gomitolo-affondo arretro, nell'inquieto del quieto mio corpo; or io mi ripeto per esser più attenta - ripeto a me stessa per poi ricordare –
La sillaba-mano, la mano-parola, la mano tua verso-rimbalzo, quel dire agli altri taciuto ch'io agguanto. Il tuo dire muto ch'io intero ti prendo, ch'io intenda. L'intendo.