Accio e Sara cardellino
VIOLINO DI DUFY E VIVALDI LA VIGILIA DI NATALE 2024 TEMPI CALDI
La vigilia del natale 2024, Accio e Cardellino, si scambiano dono, per il tempo profondo dello sguardo “LA CONSOLLE GIALLA COL VIOLINO” di Dufy (olio 81 x 100, 1949, Musée des Beaux-Arts Jules Chéret) e per il tempo dell’ascolto del “Cantabile” nel Concerto per violino in E Major, RV 271 "L'AMOROSO".
Raoul Dufy alla fine della sua avventura terrestre nei colori galoppando in fantasia sul cavalletto, siamo nel 1949, dipinse “La consolle gialla con violino”. Il pittore lascerà il suo atelier, situato nel cascinale a Forcalquier in Provenza, la notte del 23 marzo 1953. Stamani, tu, cardellino, saprai allo strumento cosa fargli suonare affinché le note si mischino al mio sorriso per te, in questo cascinale vecchianese, mentre stai con un uomo che galoppa sì ancora nella Fantasia ma che vive, stando all’età, anche lui l’ultimo galoppo. E Dufi è adatto a me a te che custodisci quanto è accatastato nelle soffitte e cantine della casa stante le sue scelte in estetica.
Dufy in questo dipinto, e in altri del periodo, scopre un’ulteriore libertà espressiva, alla quale diede interpretazione incorniciandoli con la sua riflessione sulla pittura tonale. Cioè riduce la tavolozza a uno o due toni soltanto. Da qui ogni luccichio cromatico essenziale unico nella semplicità degli spremuti tubetti.
L’ocra dorata nella Consolle Gialla intreccia freschezza, rima, purezza. Evitata con la tonalità d’ambra ogni ombra di monotonia.
Rispetto ai dipinti degli anni venti, Dufy, con ampie campiture di singolo colore, in contrapposizione e dilatazione, riesce a trovare una melodia attraente coloristica esaltando la propria tavolozza. Questa sintesi viene a Dufy dall’interesse manifestò sempre per la bellezza astratta della musica. Tavolozza come tastiera tavolozza come corde di violino pizzicate.
Pertanto, SARA, il calmo intenso ocra giallo di questo dipinto risuona con rotondità di suono. Non aggiungo altro, troverai il corrispettivo a questa mia semplice interpretazione del dipinto del pittore che ho studiato e tanto visto dal Museo delle Belle Arti di Nizza (generosamente la vedova donò vasta produzione del marito) e allargando i cerchi in Europa.
Nella “Consolle” il colore diventa fluido sembra acquarello dando vibrazione all’insieme e il foglio bianco spiccando al centro consente questo rapporto dialettico nei toni. Soltanto un maestro può dare tale animazione a quest’apparizione consentendo che la fragilità della carta posi in assoluta delicatezza sul legno.
Ecco, SARA, adesso ascolto Vivaldi, sicuro di trovare una musica, nel “cantabile” dell’AMOROSO, dove legni degli strumenti e pizzicato di corde, siano altrettanto delicati e memorabili.
La ricerca timbrica di Vivaldi, nel settecento, serve ricordare, fu avanguardia in purezza di esiti. Possiamo dire lo stesso della singolare avanguardia stilistica in purezza cromatica di Dufy. E se vogliamo verso questa “Consolle gialla”. Cantabilità e arrendevolezza al bello del suono perché spigoli di ricerca timbrica sono in armonia limati.
In questo Vivaldi i tratti più affascinanti si scoprono nei movimenti lenti intrisi di bellezza arcadica, semplice e luminosa, nei temi. Paragoniamoli agli ocra del dipinto di Dufy; al legame col bianco del foglio musicale. Essi sono delicatamente suadenti: nel Cantabile dell’AMOROSO ma potrei anche suggerirti l’ascolto dell’ANDANTE nel Concerto in Mi minore “Il favorito” per ricavarne medesimo coinvolgimento. Suono e colore dell’immaginario per eccellenza.
Quando ACCIO e CARDELLINO, SARA e CLAUDIO,sis cambiano questi doni, senza necessità di raggiungere alcun negozio, fuori da questo antico cascinale, per noi due, è, sicuramente, NATALE!
NOTA/CDS
I video esucuzioni vivaldiane si trovano facilmente in rete Evito di postarli perché frequentemente vengono tolti.