Fotale Fatale

 

CDS: "La mano che votò il 25 febbraio 2013"

 

 

 

 Claudio Di Scalzo

 

ELETTORALE CARBON-CENERE

(Fotale fatale III)
 

 

1

Il carbone lo eleggo a fondamento della morale elettorale. Carbonare le elezioni, parlarne, scriverne, declamarle, conduce al terreno della sociologia mix antropologia. Non serve a nulla. Se non a produrre vapore asfissiante novecentesco. Scarbonare le elezioni può essere una rivoluzione, ovviamente ermetico-romantica, che calchi quanto c’è di cristiano oro in due millenni trascorsi per proporre una città di Dio e degli uomini dove nelle banche e nei parlamenti si allevino animali da lana e da latte. La morale ha sempre l’ultima parola, scriveva il buon Jankélévich, e la morale carbone elettorale ha sempre l’ultimo post scriptum di eccelso nerume. 

 

2

Questa mano che raggia cenere e carbone ha votato alle elezioni del 25 febbraio 2013. A questa mano, al nome che la regge, alle pulsioni che la spinsero a tenere una matita nella cabina elettorale riconosco il movimento contraddittorio e complementare d’appropriarsi del Parlamento in numero di un voto e di negarne l’azione che produce, inevitabilmente, cenere. Carbone. Appropriazione e subitanea negazione rende la mia mano una contraddizione cieca, esasperata, scema in tutta rivoluzione ex politica.