TRANSMODERNITA'
09 Gennaio 2025
Antonia Milk , 3 - 1976 - Foto cds
A Sara Cardellino nominatisi “Curatrice” di quanto trova nelle soffitte e nei vari pc abbandonati nelle istesse mura, cantine comprese, del cascinale, da me accatastato-obliato, in varia estetica, più o meno, in 50 anni, e mi rendo ‘onto che son tanti, offro sigla “Curatrice dello Scalzo senza forbice”. Perché se deve occuparsi di riscoperte e stilare un minimo di Indice deve accettare tutto quanto scopre, che poi riguarda altre figure femminili e segreti vari, anche politici, senza usare “forbice”. Ha accettato e io didascalizzo il ritrovato. Che ogni lontano tempo in fondo al bicchiere estetico ha depositato.
La mia avventura nella fotografia, come CDS e Fabio Nardi, si posò fin dall’inizio sul “Pittorialismo”, sul ritratto verso la fotografia di moda, sul nudo femminile, sul paesaggio ribattezzato “Paesassaggio”, su sperimentalismi operati dai maestri e da seguaci meno talentosi ma degni per me di nota che dalla polvere li scuota. (...)
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ATELIER HÉBUTERNE MODI'
05 Gennaio 2025
Il titolo della traduzione è l’unione di Copula-Lezione-Dormitina
Cominciai a tradurre Jules Laforgue a inizio anni Settanta. Trovando diverse edizioni dai bancarellisti sulla Senna. Allora svernavo a Parigi da mio zio Lenino nel suo albergo “La Belle Elisabeth” in Montparnasse. Però il cambiamento rilevante avvenne anni dopo traducendo con Margherita Stein. Che studiava traduzione, insofferente di tutto e tutti, alla Facoltà di Lingue di Pisa. La monacense-lucchese mi fece intendere che se non leggevo Eduard von Hartmann (Berlino 1842-1906), filosofo di riferimento, di Laforgue non ci avrei “capito un bao nulla”. E chi era? Chi è isto filosoffe? Colui che teorizza la “Filosofia dell’Inconsciente” (1869) allargando i confini in estetica da Schopenhauer! Te ne traduco alcuni brani dal tedesco. Perché in italiano non esiste traduzione né appare sui manuali scolastici di filosofia per Licei e università.
I critici che curano poesie di Laforgue dalla Frezza a Solmi a Margoni non “centrano” la filosofia di Von Hartmann se non per accenni vaghi non essendo lor materia la filosofia. Però la Stein traduttrice e studiosa d’ogni filosofia anticristiana e atea da Schopenhauer a Nietzche a Stirner Bataille m’informò che Hartmann storicizza le scoperte di Schopenhauer tanto che la brama insaziabile inconscia può anche non essere dolorosa bensì foriera anche di piacere se il soggetto si affida alle rappresentazioni inconsce. Rendendole consce depurate dalla carica negativa. E ciò può diventare missione di poesia e arti. (...)
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