
Sara Capei Corti nel Laghetto delle Veneri o Tose
Dolomiti Codalzo di Cadore Belluno. Giugno 2025
CDS usante S.A.I.
Claudio Di Scalzo
SARA CAPEI CORTI NELL LAGHETTO DELLE VENERI
IN ATTESA DEL POETA ARCANISTA
SUPERFICIAL ARTIFICIAL INTELLIGENCE (S.A.I.)
PREFAZIONE
Questo testo immagine ricavato con I.A, ribattezzata S.A.I., probabilmente anticipa il NUOVO OLANDESE VOLANTE (L’OV 1 risale al 2010 e non è ottimizzato i.Phone. Inoltre a nuova tecnologia nuova estetica per altra via: “Valli chiuse, alti colli e piagge apriche (Petrarca)” che potrebbe essere on line a fine autunno 2025; se ne avrò ancora voglia di progettarlo-realizzarlo; se avrò tempo per dedicarmici dovendo curare carciofi finocchi cavoli ai Campi della Barra; se ancora regge la salute; se l’insistenza di SARA CARDELLINO affinché lo inventi dura.
Con la S.A.I. opero per un’immagine fotografica, nel giugno 2025, ove SARA CAPEI CORTI (Novembre 2011- Aprile 2017) è personaggio e reale vicenda biografica stando separata da Claudio detto Accio personaggio e reale amante. Essi continuano ad amarsi e anche, crudelmente ferirsi nella lontananza; e ancora attrarsi, con sentimentali messaggi frammenti foto da lei spediti e di rimbalzo da lui.
Se la fotografia è superficiale, o sciocca, banale in ultima istanza, con cosa proseguire per l’Immaginario la danza?
Affidando il personaggio, in questo caso Sara Capei Corti che sta in una sceneggiatura e avventura composta di molti capitoli (così come altri personaggi femminili che siano Margherita Stein o Silvae Lo o Karoline Knabberchen, i più presenti sull’OLANDESE VOLANTE e in passato in altri portali fin dal 2000 con declinazioni sull’annuario su carta TELLUS) a un testo che operi intreccio inusitato dalla letteratura-parola determinato. Forse, scrivo forse, nel giugno 2025, la superficialità potrà essere smussata resa meno ovvia, scontata, di quella che l’I.A., per me S.A.I., determina.
A questo punto inizio un gioco, che praticavo anche ventenne, grazie alla passione-collezione-visione per dizionari, vocabolari, scritti e visuali.
Ecco dunque le COMBINAZIONI LESSICALI più ardite, magari il DIZIONARIO ALLA ROVESCIA, dall’IDEA alla PAROLA, dall’IMMAGINE alla LINGUA.
Sara Capei Corti nell’acqua fresca notturna, sul Laghetto delle Veneri, lei stessa Venere solitaria, Dolomiti, nel Cadore, in provincia di Belluno, “Non ho più con me nessuno che mi dia amore ”, sconsolata pensa, lontana dall’uomo amato che ha abbandonato. Avrei necessità del mio poeta ARCANISTA, pensa nel tremito umido sulla pelle sui vestiti.
Il poeta arcanista sono io, Sara Capei Corti, che la foto con l’I.A. ha allestito. Che torna indietro alla fine estate del 2012. Quando tu mi scrivesti un SMS al quale non risposi. “Sono nel Cadore”. Ma pensai, essendo Accio Hethcliff: “Spero tu soffra ogni mal d’amore sposata a Linton”.
Oggi il poeta ERMETICO quanto basta, giunge, e la sua ARCA, ch’è la stessa barca sulla quale andavamo a vela per pescare a Bocca di Serchio, e nella rete ci sono non pesci ma decine e decine di file e foto di noi dal maggio 2009 al novembre 2011 e pure quanto ideato per te nella separazione che non conosci che forse un giorno conoscerai.
Io scendo ti raggiungo, ti sollevo il mento e ti regalo un’ARSELLA, che a Genova chiamano CASSETTINA diminutivo di ARCA per la forma delle valve che nascondono e difendono l’animale.
Qui dentro c’è il nostro legame, Sara Capei Corti. Quando capirai il tesoro che è, me la riporti.
Mi sorridi, riparto, e spero tu abbia capito tutto l’ARCANO.