:: Sara Cardellino: Quattro Lieder di Mahler per Accio e Karoline Knabberchen. Santo Stefano 2020
26 Dicembre 2020
Sara Cardellino
QUATTRO LIEDER DI MAHLER PER ACCIO E KAROLINE KNABBERCHEN
Santo Stefano 2020
Bacio da Vecchiano, da lontano, 1 - Natale 2020
Accio e Cardellino
ICH ATMET' EINEN LINDEN DUFT
RESPIRAVO DOLCE PROFUMO
Ich atmet'einen linden Duft!
Im Zimmer standein Zweig der Linde,
Ein Angebilde von lieber Hand.
Wie lieblich war der Lindenduft,
Wie lieblich ist der Lindenduft,
Das Lindenreis brachst du gelinde!
Ich atmet leis im Duft der Linde,
Der Liebe linden Duft.
Respiravo profumo zuccheroso!
Ospitava il ramoscello di tiglio la camera
Dono delle dita amate.
Com'era adorabile il profumo del tiglio
Com'è gentile questo effluvio.
Delle foglie di tiglio da te colto!
Respiro in armonia nel profumo del tiglio,
Il profumo mielato dell'Amore.
UM MITTERNACHT
A MEZZANOTTE
Um Mitternacht hab ich gewacht
Und aufgeblickt zum Himmel,
Kein Stern vom Sterngewimmel
Mir Trost gebracht um Mitternacht.
Um Mitternacht hab ich gedacht
Hinaus in dunkle Schranken.
Es hat kein Lichtgedanken
Mir Trost gebracht um Mitternacht.
Um Mitternacht nahm ich in acht
Die Schläge meines Herzens,
Ein einziger Puls des Schmerzens
War angefacht um Mitternacht.
Um Mitternacht kämpft'ich die Schlacht
O Menschheit, deiner Leiden,
Nicht konnt'ich sie entscheiden
Mit meiner Macht um Mitternacht.
Um Mitternacht hab'ich die Macht
in Deine Hand gegeben!
Her! Her über tod und Leben:
Du hältst die Wacht um Mitternacht!
Stavo sveglio a mezzanotte
Guardando in alto verso il cielo;
Nessuna delle stelle a migliaia
mi sorrise a mezzanotte.
A mezzanotte ho pensato penso
Oltre il confine dell'oscurità.
Nessuna folgorazione
porta consolazione a mezzanotte.
Nell’ora ascolto
Il tamburo del cuore
Un unico battito in nota dolente
Arde a mezzanotte.
A mezzanotte combattei la battaglia
delle tue afflizioni, o umanità,
Ma non potei finirla
Con le mie forze a mezzanotte.
A mezzanotte depongo
La mia energia nelle tue mani!
Signore della Morte e della Vita:
A mezzanotte, Tu, vegli!
LIEBST DU UM SCHÖNHEIT
SE PER LA BELLEZZA AMI
Liebst du um Schönheit? O nicht mich liebe!
Liebe die Sonne, sie trägt ein goldenes Haar!
Liebst du um Jugend? O nicht mich liebe!
Liebe den Frühling, der jung ist jedes Jahr!
Liebst du um Schätze? O nicht mich liebe!
Liebe die Meerfrau, sie hat viel Perlen klar!
Liebst du um Liebe? O ja, mich liebe!
Liebe mich immer, dich lieb'ich immerdar!
Se mi ami per la bellezza? Non amar me!
Ama il sole per i suoi capelli dorati!
Mi ami per la giovinezza? Non amar me!
Ama la primavera ch’è giovanile ogni anno!
Mi ami per la mia ricchezza? Non amar me!
Ama la sirena che custodisce splendide perle!
Tu m’ami per amore? E sì, amami!
Amami sempre come io ti amerò sempre!
ICH BIN DER WELT ABHANDEN GEKOMMEN
ORAMAI PERDUTO AL MONDO
Ich bin der Welt abhanden gekommen
Mit der ich sonst viele Zeit verdorben,
Sie hat so lange nichts von mir vernommen,
Sie mag wohl glauben ich sei gestorben!
Es ist mir auch gar nichts daran gelegen,
Ob sie mich für gestorben hält.
Ich kann auch gar nichts sagen dagegen,
Den wirklich bin ich gestorben der Welt.
Ich bin gestorben dem Weltgetümmel
Und ruh'in einem stillen Gebiet!
Ich leb allein in meinem Himmel
In meinem Lieben in meinem Lied.
Oramai sono perduto al mondo
Col quale ho pure sperperato tanto tempo;
Lungamente niente ha più saputo di me,
Potrebbe pensare che sia morto addirittura!
Però nulla m’importa
Che morto mi creda.
E neppure posso contraddirlo,
perché veramente sono morto al mondo.
Sono morto al baccano del mondo,
E in luogo silenzioso riposo!
Nel mio cielo vivo solo
Nel mio amore, nel mio canto.
(Traduzione di Karoline Knabberchen)
"Karoline Knabberchen preda di nuvole e marmi"
Foto Fabio Nardi
Ho copiato, in estate, a matita, queste poesie da un quaderno ritrovato nelle soffitte del cascinale di Accio, ma potrei dire di Fabio Nardi, tradotte da Karoline Knabberchen (Guarda, Engadina, 1959 -1984 Lofoten Austvågøy - Norvegia), Lieder di Gustav Mahler. Sono l’unica donna alla quale è stato permesso di visitare, di scoprire quanto trovo, in questi vani sotto al tetto che sono labirinto dell’uomo che amo che Karoline amò: come fotografo e compagno.
Non sono specialista di traduzioni né conosco il tedesco se non per cavarmela quando capito a Vienna o Berlino o Monaco per suonare, però ricordo altre traduzioni di questi celebri lieder, e KK si prende licenze nei tempi verbali tra passato/presente nelle ripetizioni. Sono coinvolgenti se lette ascoltando l’interpretazione in disco di questi capolavori mahleriani. Sopra quattro Lieder sulle traduzioni (col titolo: “Respiravo dolce profumo”; “A mezzanotte”; Se per la bellezza ami”; “Oramai perduto al mondo”) ho scritto un frammento per Accio, ieri Natale 2020. Credo che in queste ore per i legami che possono instaurarsi coi morti: Karoline mi sorrida da dove è giunta.
I lieder rivelano quanto ci “tocca” come coppia, quanto pesò sulle spalle dell’Angelo svizzero fino a travolgerla. Sempre però amando in dolcezza e profumo di poesia e filosofia il suo fotografo. Per sempre.
Ora piango.
Bacio da Vecchiano, da lontano, 2 - Natale 2020
Accio e Cardellino
Il compositore boemo nei suoi lieder, in questo Natale funestato dalla pandemia, dal dolore, dalla presenza eclatante della Morte ci suggerisce di non cavarcela con facili consolazioni. Il Dolore lo smarrimento dobbiamo, dopo avermi baciato, affrontarlo con l’aiuto dei Maestri.
Ci sono lieder che ci immettono nell’universo poetico musicale di Mahler con facilità. Sembra di stare in una narrazione metafisica che rivela quanto noi nel reale esistere ne siamo i protagonisti. Prendiamo la pagina sconvolgente che è Ich bin der Welt abhanden gekommen, tradotta dalla Knabberchen con "Oramai perduto al mondo". Oppure "Mezzanotte". Pagine che catturano ciascuna a suo modo arrivando dritte fino alle profondità più segrete della vita interiore. Non abbiamo forse oggi bisogno di rivelarcela la nostra nascosta vita? Fino a capire se siamo pronti tanto più se uniti da amore nella condizione di affrontare il presente tumultuoso?
Forse io e Accio dovremmo, Claudio e Sara dovrebbero, vivere in luoghi dove non giunge più il “baccano del mondo”. Neppure quello delle arti del web del reale nella società. Scambiarci senza che nessuno lo sappia nostra poesia. Io la musica soltanto suonarla per l’uomo che amo. Cessando ogni concerto e attività. Soltanto le nostre stanze i luoghi dove possiamo giungere. Gliene parlerò. Dobbiamo ragionarci. Oscillo. Lo so. Dopo avergli ventilato, disposta pure a sostenerlo col danaro necessario, che dovrebbe inventare un nuovoOlandese Volante, superando il naufragio del 9 gennaio 2017. Ma oscilliamo assieme. L’anno nuovo deciderà cosa accade. Intanto mi prendo il “bacio disegnato”, seguito da altri ventiquattro, uno per ogni ora, che mi viene dal cascinale. Ancora fresco di colore. Lui mi ama, come scrive Mahler, per Amore. Non per la bellezza né per la più giovane età né per la ricchezza. E nella mezzanotte quando si sente sperso non trovando alcuna risposta al tragico che visse al presente dolente del mondo, gli sono accanto e le cerchiamo, le risposte, assieme: e assieme le ignoriamo non trovandole. Penso che questa sia Religione. Anche Socialismo per me. Comunismo per lui. Ci intendiamo. Il bello è che ci intenderemmo pure senza Gustav Mahler. L’estetica per noi due non è affatto centrale. Un accidente biografico che ci ha modellato però la vita. Probabile che essendo giunti dove Karoline Knabberchen con Fabio Nardi non poté giungere, per i limiti del fotografo, lei, sulla terra, nella sua brevissima vita, studiosa di Kierkegaard, ci protegga in questa condizione che mette al primo posto Dio. Abbiamo superato ogni fase estetica e pure quella etica del matrimonio. Aut-Aut. Abbiamo scelto!