A Vienna, nella Biblioteca Nazionale Austriaca, c’è, assieme ad altri dipinti e carte, “Il piccolo Schubert col suo violino” dipinto da Hans Larwin (1873-1938). Chi lo conosce? Custodisco la riproduzione nel libro illustrato donatomi da mio padre che m’accompagnava alle lezioni di violino e pianoforte. A Vienna non è possibile fotografarlo. Proibito dalle severe regole per me giuste lì in vigore. Non sta neppure on line! Tenerezza ogni volta infinita a vederlo che lì torno o che il libro apro.
Piove a dirotto. L’ombrello sembra vela nel vento autunnale. Il padre copre il figlio. La madre discosta con altro parapioggia. Come per me era il padre a proteggermi mia madre severa metteva in conto che mi fradiciassi per raggiungere il sublime della musica da imparare. Dirimpetto al piccolo Schubert il cane mastino nero scurissimo a imporre alla divina fanciullezza qualche sbranamento d’infelicità futura. La sorte del latrato mortale che rompe la musica perfetta. Che renderà Incompiuta la sinfonia della sua vita.
“Il piccolo Schubert col suo violino” dipinto da Hans Larwin (1873-1938).
A questo punto, Claudio, piango. L’ho fatto anche con te nel 2019 quando eravamo in citta e ti portai nella Biblioteca. E non seppi spiegarmi. Lo faccio adesso. So che capirai anche perché l’Incompiuta di Schubert riguarda, oggi, me, che t’annuncio come intenda ritirarmi dai concerti e perché; riguarda anche te.
Può un grande musicista diventare una specie di santo che ti guida nelle scelte ardue? E identificandomi in Schubert bambino fuggire dalla fatica per me immane di suonare in pubblico, in orchestra nel quartetto? Guardando Schubert nel dipinto sempre di Larwin con gli amici, sempre alla Biblioteca Nazionale austriaca, amici fidati, pochi, unici ammessi alle sue domestiche interpretazioni al pianoforte mentre cantano suoi lieder; sarà possibile per me fare lo stesso? Per amici amiche che ho da tempo! Per te, Claudio, unico ascoltatore!
Schubert atteso dai suoi amici - Hans Larwin
Sì sì sì... questa la scelta. Che t’annuncio prima di partire per Venezia qui nel cascinale. Il tempo per stare assieme raddoppierà, per dedicarmi a mia zia ammalata pure, per recuperare un rapporto meno conflittuale con i genitori sarà a disposizione. La mia condizione sociale, le rendite, mi permettono di non lavorare più. Pensionata, Baby?, a 44 anni. Spero ciò non adiri il bolscevico contro la socialdemocratica ricca. Pago tutte le tasse. Ho pagato con un’esistenza di sacrifici fin da bambina le imposizioni che la musica spalma sul corpo i pensieri all’interprete. Ora basta. Poi, Accio, se affermi che presto morirai, a 71 anni come tuo padre, devo starti vicina o no nella manciata di anni?! Perdona questa battura da umorismo nero ma te la sei meritata.
Ora ti parlo sul perché l’INCOMPIUTA è adatta a me a te. Disvelante.
Accosto Schubert al SI MINORE che rimanda all’INCOMPIUTA. Tonalità struggente e maliosamente malinconica. La tonalità, ogni tonalità, non possiede psicologia, però il Sì bemolle per me è il suono schubertiano che mi guida, in ciò Santo, nel comprendere sua vita sinfonismo partiture e me in esse riflessa e pure tu come uomo amato. Mi guida all’interpretazione al futuro della nostra condizione biografica.
La tonalità in minore possiede due diesis in chiave. Ciò apre al futuro inquieto, che può cessare, alla misteriosità di vivere accettando come ciò sia intrecciato a quanto è impenetrabile: instabile. Tradotto Romanticismo.
L’Incompiuta adatta a me a te. Perché permeata di tagico pathos, ne abbiamo vissuto di tragedie io e te Claudio, eppure costruita sul modello classico della forma-sonata che deve tenere tutto in equilibrio. Che si rinnova nei due soli tempi: Allegro Moderato, Andante con moto.
Incompiuta. Manca il Terzo Tempo. Così quasi tutta la critica che si è arrovellata su questa misteriosa sinfonia n. 8. Però altri ritengono, io fra questi, che questo capolavoro, lo è lo è, non sia affatto incompiuto. Nasce si sviluppa in due tempi. C’è pure l’ultima sonata pianistica di Beethoven del 1822 a far da modello. Ma se Schubert non la conosceva obiettano i fautori della Sinfonia mozzata!! Il tenero piccolo Schubert ammiratore segreto del grande Titano avrà ricevuto suggerimento da qualche grande Inconscio musicale da un telegramma solo per lui, rispondo ricordando Jung!!
Pertanto tu, Claudio detto Accio, che sei l’esempio di incompiutezza in arte, tutto in te sembra incompiuto, la tua opera INCOMPIUTA, invece per sua natura secondo me è compiutissima. Quanto manca in realtà non manca ma ne è la forma che tutto regge. Se tu l’avessi completata con pubblicazioni mostre carriera avresti rovinato tutto.
Per me, Claudio, scelgo un’altra interpretazione direttamente dall’Incompiuta di Schubert a me adatta. Venne scoperta nel novecento tra gli abbozzi schubertiano uno SCHERZO tratteggiato nel periodo in cui lavorava alla Sinfonia 8. Schubert ne rimandò il componimento finale. Dimenticandolo nello scrittoio di un amico. Certamente il delicato maestro era rispettoso della Sinfonia in 4 movimenti. Idealmente ci aggiungo questo Scherzo come terzo movimento. Perché anch’io Incompiuta interprete ritirandomi mi gioco uno Scherzo i cui effetti in abbozzo li vedremo compiuti nel futuro assieme. Per un Quarto e ultimo movimento che non verrà rivelato. Incompiuto all’esterno COMPIUTO il TUTTO per noi. Per CARDELLINO e ACCIO.
Che ne dici, Claudio, è buona guida Schubert per noi?
Trova, se lo ritieni necessario, titolo adatto a quanto ti rivelo, trascrivilo in prosa, e immagine pertinente o più di una. Pubblicalo sulla nostra nave: L’Olandese Volante. Che vele dia a questa rivelazione di Schubert per noi.