Bambina Sara danza, I
Sara Cardellino
LA BAMBINA DANZA.
DUE FOTOGRAFIE INCORNICIATE
NELL'8 Marzo 2023 PER ACCIO.
Bambina Sara a danza, II
clikka
Sono in pericolo Sara, ho bisogno di te
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Tra le diverse “torture” alle quali mi sottoponevano i genitori, musicisti, c’era quella della scuola di danza. Mi divertivo soltanto nella sala vuota improvvisando disarticolati movimenti. Non ero forse una burattina? Allora sleghiamo qualche gioioso piegamento via dal tormento!
La foto non so se ti coinvolgerà, ma penso proprio di sì; però stavolta anticipo la tua interpretazione che mi virerà nel bianco e nero (immagino): l’altra Sara è quella sul fondo nello specchio. Ma già diventata grande: adatta a danzare per te Accio prima di farsi abbracciare sudata e nel colore che sol tu vedi nelle vesti che cadranno: dopo sia bianco della pelle nero degli occhi che collimano…
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Mi divertivo finite le prove, dove non risultavo mai tra le migliori, non avevo né il fisico né il talento da ballerina, compivo dei dispetti ad altre come me, poco benedette nella danza, che disperate per i rimproveri e i giudizi piangevano. Io invece ero lieta di fallire: volevo suonare e basta.
Un giorno vedendo le sculture in cera di Degas sulle ballerine vestite di stoffa, a una mostra coi miei genitori che sembravano dirmi: ecco a cosa hai rinunciato: seppi che il mio cuore di cera si stava sciogliendo nell’esatto momento che intuii come seppure ballerina mediocre ero nella posa nelle forme la più carina. Non avevo rinunciato a niente bensì cercato il tutto per me stessa senza essere modellata o almeno modellata il meno possibile: tanti anni dopo trentenne saresti stato tu il mio scultore e, perdona l’ardire, primo dito sotto l’ombelico primo scalpello.
clikka: IL SEGRETO RIVELATO A FIESOLE
Bambino Accio sulla sedia
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clikka: Separazione a Villa Malcontenta
Oggi a rivedere queste due fotografie, capisco, nel marzo della Mimosa fiorita 2023, che se tu sei stato il culmine della mia accidentata libertà, io, a pari, ho liberato il Bambino sulla Sedia che recitava poesie in rima a forza. Senza incontrarci non ce l’avremmo fatta: ambedue. Senza separarci senza ritrovarci saremmo tornati prigionieri: io ti amo Accio: e sarà per sempre anche se a volte sbaglio ho sbagliato i passi per raggiungerti e tu mi prendi in giro perché inciampo ridendo di te stesso che cadi per sorreggermi.
Il nostro amore è questo! Sai tu trovare altra fotografia non scattata migliore?