SARA IN CANOVA
ovvero
"“Anni della festa passano la foto resta; essa elenca danni se l’amante ancora lascia cader panni”
Sara Cardellino
CATTURATA DA ACCIO VENERE CALLIPIGIA
CON CANOVA CON VENTURINI TI GIOCO IN FOTOGRAFICI DESTINI.
2009/2023
“ANNI DELLA FESTA PASSANO LA FOTO RESTA; ESSA ELENCA DANNI SE L'AMANTE ANCOR LASCIA CADER PANNI". Foto Accio, 2009. Sara Esserino.
Questa didascalia, Accio, è cattiva, cattivissima, crudele crudelissima, Accio: perché non ti fotografi il tuo culo schiena petto? Perché devo esser io a misurarmi con quanto, come dici, si “allenta”? Mi sta salendo febbre iconoclasta: se continui dico basta! Poi se nella foto 2009 ricordo marmo di Canova ancora mia bellezza si rinnova; tua non c’è più seppur resti innamorata, mi aiuta, della tua lontana - da me non conosciuta - gioventù.
Con questo rimbalzo alla tua didascalia penso di cavarmela egregiamente pur’io crudelmente. Tirando in ballo addirittura Canova per i miei glutei che fotografasti nel 2009. Ciò rientra nel nostro gioco. So che essendo lontana, io a Venezia tu a Pisa, ti scatta l’EROS marca S.O.S. al massimo risolvibile con pratica onanistica su qualche mia foto: del 2009 e del 2022: scegli!
Però, ieri sera, mi sono domandata se non potessi con la storia della musica (dato che questo è il mio campo, e rimarco che se con la fotografia posso aspirare ad esser “bravina”, tu mai potrai raggiungermi in musica: suonando strumento, strumenti: puoi scrivere di musica, lo fai da tempo, anche “bravino”; ma suonare non potrai mai farlo come me!) “agguantarti” in interpretazione sulla fotografia dove mi rendi “tua” più che mia! Utilizzando l’esempio di un compositore, di un nome, di una partitura.
Ci provo.
Mi sono ricordata di un compositore che si scrive Francesco Venturini ma si pronuncia Françoise Venturinì, alla francese. O meglio alla fiamminga essendo vissuto, dice l’incerta biografia nascita-morte, tra il ‘600 e il ‘700, forse a Bruxelles. Di sicuro visse ad Hannover divenendo Maestro dei Concerti e direttore della Cappella del principe elettore Georg Ludwig.
Lo stile di questo musicista dal nome camuffato all’italiana, esotismo molto di moda all’epoca, mi sembra adatto ad affrontare, in maniera semiseria la tua prassi in fotografia soprattutto dove sono “catturata” dal 2009 in avanti, comprese le foto da me scattate nella separazione che ti inviai nei lunghi 5 anni e 5 mesi fino al 2017 (ripetiamo la sceneggiatura come nei fumetti, dici sempre, e sia!) perché potresti essere non Accio ma ACCIÒ… alla francese; inoltre ti camuffi scattando fotografie usando voci diverse come didascalie; e, fondamentale, come Venturinì, che scriveva musica all’italiana alla tedesca alla francese, riunendo quello che al suo tempo era detto LES GOÛTES RÉUNIS, pure tu assembli, riunisci, elenchi scatto dopo scatto, un “gusto riunito” da tanti gusti esempi pratiche che ti hanno preceduto - meglio dei tuoi scatti perché operavano maestri - che oggi si diffondono nel presente infinitamente sui social calchi di calchi, però quanto vale è il tuo assemblaggio fotografico con narrazione e rimando a scritture e pitture: insomma al Personaggio. Chi sono nella foto? Sara Pane, Corsara della Metamorfosi, Sara Esserino?
Per questo dedico a me, SARA IN CANOVA Venere Callipigia a te come vedesti la mia schiena o seni o pube o collo o cosce i CONCERTI DA CAMERA OP 1 del Venturinì testimonianza di gran temperamento.
Vale per me in foto ieri vale per me fuori dalla foto oggi vale per te fotografo ieri e per te oggi e domani se ancora mi fotograferai.
Cosa sono le tue foto dove appaio, o senza che ci sia? in altri generi come il paesaggio l’invenzione quasi astratta? Non ho competenze per scriverlo. Tu la chiami Fotografia Transmoderna. Nel Transmoderno teorizzato dalla filosofa Rosa María Rodríguez Magda ci ficchi di tutto, da quando ideasti nel 2010 L’Olandese Volante.
Me la cavo accostandoti ancora tu: Acciò a Venturinì.
I Concerti da Camera 1 non hanno classificazione precisa. Assembla sotto il nome di concerto un gruppo di sonate per orchestra che sarebbe opportuno chiamare Ouvertures; essi riuniscono forme varie in carrellate da due a sei movimenti: dalla danza all’Aria al Canone. Anche per la tua fotografia accade; e tu fra l’altro puoi dirmi, lo dirai leggendoti, che di ciò non te ne frega niente, e ci credo; è la tua forza assurda di artista nascosto, di definire l’insieme. Quanto conta aggiungo come in Venturinì è l’eleganza di forma babele stilistica varia, e tu, dannato Acciò, la cogli se la tua modella sta vestita o ignuda.
Mi preferisci nuda? Anche adesso, sia detto, rosa quarantacinquenne profumata! E tu fotografo che va verso i Settanta puoi accontentarti, anzi ritenerti fortunato, che il mio GUSTO RIUNITO è sol per te da sempre. Da quando ti incontrai: Maggio 2009! Resterai oscuro forse dimenticato come Venturinì, ma avendo intrecciato i nostri destini, la Bellezza ci siam dati! Rimario.
TI AMO e intanto scopri a cosa può condurre il culo alla Canova. Soddisfa il tuo materialismo dialettico e il mio idealismo. SARA a VENEZIA