CDS: "Sara Mimosa Filante, I" (Particolare) - 8.3.2017
Accio
SARA MIMOSA FILANTE
a Sara cardellino
2
Battuta la mezzanotte dal campanile di Vecchiano, e immaginando che la stessa ora veniva annunciata da qualche campanile in Cannaregio, ho iniziato a scrivere “Mimosa Filante” per te Cardellino, composta da trentotto testi poetici. Contemporaneamente, tra un testo e l’altro, ho dipinto e assemblato come panoplie: con impronte di pennellate numero otto e numero dieci, con stelle filanti, nastro da carrozziere e puntine gialle, trentotto mimose filanti. Alle cinque del mattino ho terminato questa avventura estetica che è una dedica, un atto d’amore, una complicità che mi rende felice. Perché così vivevano un tempo la letteratura e l'arte gli artisti antichi nell'evocato mondo di parole e segni e colori. Fuori, sulla piana del Serchio, e verso il mare è tutto silenzio con rari fruscii d'animali notturni. Nessuna luce è accesa sul fiume Serchio. Sul tetto, nell’abbaino, a pochi metri da me, c’e l’Allocco Biocco a tenermi compagnia. Ora possiamo dormire. Mentre viene l'alba.
MIMOSA NEL GENERE ELETTO
1
Osserva la mimosa nella scorza del giallo
il conto della pennellata che addiziona l’autore
nascosto nella data nei dettagli
ostaggio del caso filante stelle.
Carnevale con Venezia
panoplia con verità a piacere.
2
E nel giallo fidanzato col verde
nell’anello d’una impronta pennello
numero dieci: oh così con te feci
perché si parli nella data che dipingo
l’idioma della fantasia cuspide tra uomo
matto d’amore (oh sì!, si compia
la facile rima) col colore.
3
Incrocio filante verde prato
(la fronda gravitante azzurra notte s’è diluita)
col giallo presente mimosa s’avvera
la serra dell’opera negli anni.
Parla al centro del grembo gioioso
il tuo sposo spennellante vera clorofilla
limpida d’esultanza.
4
Cosa! Cosa? Ricorda! Ricorderà?
Quest’azzurra pennellata del mare pisan-veneziano
somma di conchiglie sfingi del profondo
emerse l’otto marzo sui rami d’acacia
di me di te si scorteccia nel ci piacia.
5
Questa mimosa: foglia stella filante
è originaria della Tasmania in impronta
di ramo pittorico: per te smania
nella panìa ti dice della natura esotica
d’una pianta pioniera fondante
6
L’azzardo della mimosa piantina puntina
si regge sul segreto dell’occhio
del tuo occhio che guarda
la fiaba piccolina d’un verde a marzo
che nel febbraio s’intenerì
nella neve scalzo e non vi perì.
7
Alta verde e gialla pitturata la mimosa
è alta 40 cm per cinquanta. Tiene rami a galla
nell’immaginario versato a iosa
in impronta di pennello otto dieci e dodici
non teme i numeri periodici né le forbici.
Dal tempo (se esposta tutto l’anno)
prende i consigli le carezze la protezione
in forma di parete di schermo web
di naso che ad essa nudo si strofina
gemente tutto caduto il panno.
8
O perché al mio legume non dai le piume?
Chiede la mimosa pennellata filante
esso è nero nella normalità
ma io son diversa e spersa in te.
Tienimi in simbolica attualità
rimami in perennità fruttificami rossa
che più separarmi da te volante non possa.
Gustandomi. Annusandomi. Giallandomi.
9
La mimosa improbabile svela l’illusione
del possibile. La pittura così siffatta
(artefatta che mima la cateratta?)
accenna chiazza scandisce come pazza
la melopea delle notti senza un perché.
10
Qui, sul terriccio dei pennelli a ricciolo,
si fermano foglie vellutate e in scemenza rimate,
qui ti aspetto e so che esisti in tutte le date
in cui al giallo segue il mio es che fa il gallo
sull’argento della tua segreta fogliolina;
e se mento il mio pennello
fai seccare nel tormento.
11
La senti la cicala-me nel folto del mimoseto?
La preghiera del meuzzin-io dall’alto del foglieto?
L’inutile nenia del minotauro-egli nel labirinto del pennelleto?
La passione oliosa del soggetto nocciolo strizzato nell’uliveto?
12
La principessa farfalla
sulla mimosa con colorata falla
s’innamorò del pittore moscerino.
Così si compì lor disegnato destino.
13
Giocai con le puntine mimose
sopra il binario del treno
scoprii del disegno riposte cose
mi saziai di maieutica in subbuglio
ancora ne farfuglio a marzo e non è luglio.
14
Con la biacca sul viso da pierrot
ti dipingo sotto una luna da bistrot.
Salendo sul dado di Mallarmé
pendo cado giocando in te
con cento kiss
mia Mimosa a marzo mia Miss
15
La mimosa senza una ragione
m’eleva a sua adolescenza
a velata perdizione
con tatto tatuato ne predo l’incoscienza
CDS: "Sara Mimosa Filante, II" (Particolare) - 8.3.2017
MIMOSA DA VIAGGIO CON ESTETICO PAGGIO
16
Mimosa tempo lucente pennello in te sente
il vortice sfilante stelle – battiti frammenti
nel vibrato dei futuri eventi.
Luna a Padova s’impruna espressa runa
dal Santo addolcita.
17
Sotto l’impronta del verde
la citta di Verona batte merlature
sostituisce al giallo il ballo
d’una sensualità senza età.
Lasciami il segno di poche sillabe, chiedi.
Come temperatura senza inverno.
18
Lucca nel respiro bacio allaccia
della mimosa sua buccia gustosa.
La sapiente maniera della pittura non vera
sia la reale nostra acquasantiera.
19
Le tue foglie frali a Brescia parole
suonano d’argento le fole
nate tra il seno e il mento
chiarore portentoso unguento
della pianta nel dì polpa
che passione schianta.
20
La mimosa colorata a Pisa
nel suo fasto consegna al vibrato mese
quanto è rimasto del cortese abbraccio.
Il visibile s’accosta alla fragilità del ricordo
in sé dipinto, in sé lontano da ogni pena.
21
Mimosa fiorentina giustifica l’ignoto
e fedele nella mano del pittore
farina gialla trova lievito
fulgente viso naturale umore.
22
Scioglie la trama del colore puro
la mimosa di Barcellona – disvela fonti
ovvero il suono chiaro dell’abbandono
dove fresco il mese cerchia la fanciulla che sei.
23
Chiama il riso coro della notte
contro l’orizzonte delle colline
quanto della mimosa predice eternità
che vivemmo prima della delicata tempesta -
sul molo al Lido di Venezia vale lo sguardo invaso dal cielo.
24
Parvenza della pianta mimosa
a Venezia scontrosa fato d’ogni fitta
ingorda del suo pennello trastullo
in vece del Bello – Colloquia l’acerba
mossa della gondola col carnale niente
della saliva sui marmi – sei già stato qui?
Non era Marzo pero!
25
Ti disegno mimosa furtiva
come una metafora inventata
lì per lì accanto al fuoco acceso.
Sul lago di Massaciuccoli a Vecchiano.
Quanto di meglio mi confidò il Fato
custodiscono le stelle filanti sul giallo.
Che tirasti per aria a carnevale
che raccolsi sfidando ogni crudeltà.
Mia o tua?
Oh, questo non si sa. Né si saprà.
26
Mimosa d’Engadina sei infreddolita?
Sei rifulgente nello specchio di Sils Maria?
Vanisci nel chiaroscuro degli abeti nell’eco gentile
d’un mediterraneo da qui lontano?
La pittura seppur simile al fiore reciso
subì le adatte corrispondenze
e Baudelaire che sulla neve sciava
credendosi Nietzsche fu riscaldato dal giallo.
27
La mimosa a Ouessant di Bretagna
- ci son stato con Karoline Knabberchen –
vive due primavere due verdi due amori gialli
e Corbière ci sorride perché del colore
fondò l’incipit in poesia
e ne custodisce i libri venuti dopo.
28
Bologna con mimosa furtiva
stesa nel lato caldo della cenere
mischia stelle filanti in contrappunto
alla magia e alla morte.
Questo è un arabesco su chi s’ama, dice,
che non teme il verdetto della lama.
29
Viareggio mimosa a fianco del porto –
Ehì come se quanto scorto allungasse
la scia della nave in partenza
o nuova notte sulle vele. Nel gaudio
del giallo vero l’infinità
dello sfuggente nero. Del verso
in fallo per un cuore callo?
30
Mimosa compiuta occasione,
a Verona d’emozione corona.
Questa marzolina sorte
la mano pitturata scocca
lingua nella tua bocca.
Questo fiore arboreo
all’ex reo nel corpo segnato
dona quanto cercò nel divino amato.
CDS: "Sara Mimosa filante, I" (Particolare)
LA FILOSOFIA DELLA MIMOSA
(con risvolti dialettici materialistici)
31
Mimosa fasto del giallo
tallo tagliato dal pennello
in urto con la superficie
che a Nietzsche s’addice
pel materialismo tagliente
ogni parola-pollone
ogni radice in negazione.
La filosofia di questa pittura
è semplicemente Cardellino.
32
La mimosa transmoderna
trasognata in pennellate n. 10
porta la sua mutevolezza
nel desiderio nell’unico ricetto
d’aver come valletto la certezza
ch’amor ragiona con meco e teco.
Ogni consumazione di questa estetica
impone la dialettica di soggetti attivi
di sillogismi privi d’ogni viltà.
33
Spennellar mimosa treccia appuntamenti
tra ordine e disordine nella capigliatura
hegeliana addivenendo a una esteriorità
di spenta fiammella per affidarsi alla stella
filante del processo amoroso anche scontroso.
34
L’ineluttabile indagine s’inscena
mimosa per rallegrare (e fratturare) la verità
imposta dalla rivoluzione del giorno.
Otto Marzo. Che inizia col giallo
col verde termina in tutto quanto eccede
la casualità dell’amore nella temporalità
inconscia – istante e mimosa
si equivalgono. Per rimanere l’Inesplorato.
35
La mimosa si fa capire (in pittura) male.
La mimosa si fa capire (in pittura) bene.
Il soggetto che dipinge la mimosa che s’ingialla
s’inverda si lega nella carta (scritta anche).
Conduce ogni traslazione verso la pura casualità
del voglio te e basta! La mimosa, questa mimosa,
è una teleologia. L’esperienza
interiore + l’ intercolore.
36
Quando ti dipingo con pennellate lente
mimosa sei pur un madrigale
che nella ripetizione dell’impronta
rendi la sete del colore ancor più ardente.
Il ritorno del ritorno gocciola il sacrificio
come il topo in bocca al micio.
37
Ogni pennellata prolunga la mimosa
narrazione: il suono che ebbe nel meriggio
del colore dato come avvantaggiato
dalla dispersione. L’esperienza interiore
+ colore recita il gioco (anche beffardo)
del significante sul futuro dell’impronta
sulla frattura con cui è fenduta la memoria.
38
La mimosa s’approssima al verdetto
del verde sciolto sul banchetto
d’una teoria del linguaggio messa in atto
con eccessi simmetrici di scemenza a scatto.
Equivalente del troppo detto (con difetto)
Equivalente del poco non detto (senza difetto).
CDS: "Sara Mimosa Filante, II" (Particolare)
FINE