Provo oggi ad immaginare un immenso compositore un’immensa Sinfonia da dedicare alla nostra coppia alla coppia Fabio Nardi e Karoline Knabberchen (1959-1984) per San valentino 2021 e sono presa da turbinio di nomi opere suoni. Quale maestro scegliere? Quale? Robert Schumann: perché nel Canzoniere di Karoline Knabebrchen e Fabio nardi è il compositore che più ricorre nel loro viaggio in Germania, andarono fino ad Endenich dove lui fini i suoi giorni folle. Dopo essersi gettato già impazzito nel Reno.
Al fiume che scorre nella Sinfonia n. 3 al fiume che ancora oggi scorre riconosco il legame che scorre da Karoline Knabberchen e Fabio Nardi a Sara Cardellino ad Accio. Noi abbracciamo questa coppia con lei morta tragicamente: ne custodiamo ne difendiamo presenza memoria con ferma delicatezza.
Da oggi, con queste mie devote parole officianti la Renana, ci sarà ancora l’infelice Schumann accanto alla nostra amata Ranocchietta d’Engadina: a proteggerla.
La Renana rivela nei suoi tempi l’entusiasmo vitalistico d’ogni giovinezza che il fiume rinnovella nel suo passaggio. Basta che i tempi nel loro stacco siano lenti. Che il tratto folgorante dei tempi sia pure trattenuto come anse che rivelano e nascondono il seguito del corso. Il resto della dedica è affidato a quanto la partitura evoca di sacrale, la vita e la morte di Karoline lo fu.
Karoline Knabberchen (10 IV 1959 - 20 VIII 1984)
La Sinfonia numero 3 è adatta perché il sacro delle vicende terminato il 20 agosto 1984 all’isola Austvagoj diventi intimamente poetico nella monumentale natura terrestre, episodio Karoline celeste cielo acque, che s’intreccia alla larghezza all’eloquenza impressionante della tessitura sinfonica alle finezze del fraseggio alle sfumature dinamiche alle apparizioni timbriche. A lato la fatica di ogni processo compositivo, per Schumann nelle note nel suono per Karoline nella poesia nella filosofia: da rimanerne travolti. Quando la partitura esistenziale raggiunge un’intensità espressiva valicante l’umano si può esserne travolti: le fibre si svellono rovesciate. Accadde a Schumann accadde alla Knabberchen.
E ora piango.