:: Sara Cardellino: Divertimento K 563 di Mozart Trio per legame intimo e pio. Ad Accio
03 Giugno 2020
Sara Cardellino
DIVERTIMENTO K 563 DI MOZART TRIO PER LEGAME INTIMO E PIO
ad Accio
"Accio e Cardellino" - China e olio su cartone.
Ricordi quando ti ho fatto ascoltare, a Vecchiano in aprile, il Divertimento per violino, viola e violoncello in Mi bemolle maggiore K 563 di Mozart? Il giorno dopo avrei raggiunto per motivi urgenti autocertificandomi Venezia e i miei genitori. Tu mi hai chiesto perché avessi scelto questo Trio. Da Venezia te lo spiegherò, ti ho risposto. Perché mi mancava qualcosa da scoprire. Stasera lo faccio. Ho completato la risposta.
Non bastava sapessi che il Trio K 563 ha una forma particolarissima: non è il classico Trio per archi in quattro tempi, e neppure un Divertimento nel senso letterale del termine, cioè musica di mero intrattenimento per piccola formazione. Non bastava fossi convinta che è il Trio più stupendo che sia mai stato scritto. Alta espressione del genio mozartiano composto nell’Anno Horribilis del 1788, il medesimo delle tre ultime sinfonie. Che nascesse dal desiderio di contraccambiare in forma alta e unica il fratello di loggia e generoso suo soccorritore Michael Purchberg.
Mi mancava l’essenziale per noi due.
Perché questa partitura e non altre pure fondamentali per musica da camera?
La risposta appare facile ora che l’ho trovata.
Perché questo Trio, come i tre tempi del nostro legame, assieme fino al 2011, separazione per 5 anni e 5 mesi, ma che è stato lo stesso un legame, che ha permesso di ritrovarci nell’aprile 2017 - so a menadito le date - è, come il nostro Amore un’indefinibile pagina di musica dalle proporzioni tanto vaste e fuori dagli schemi che ebbe come motivazione in Mozart, la stessa che ci lega, di inventare qualcosa di particolarmente estetico senza che ne apparisse l’intento essendo fondato sopra un’inventiva colma di intimità. In musica da camera come in amore unire, nel divertimento, inventiva e intimità è difficile vederle realizzate nella loro pienezza. A Mozart riesce con estrema facilità. A noi due pure.
Ecco perché il Trio, Accio, ci riguarda ci racchiude ci spiega.