Sara 8 Marzo 2022 come Colombina divertita dall'Arlecchino giardiniere
Foto Accio
Accio e Sara Cardellino
VERSI PER LA ROSA TERSI SOVRA OGNI COSA
DELL’IMMAGINARIO RITMO VARIO
8 MARZO 2022
Scrissi sulle rose per l'amata nel 2010 oggi 2022 realizzo il "rosaio Sara Cardellino" nel terreno del cascinale. E aggiungo altri versi sempre con lei che mi suggerisce musica e parole.
- Il rosaio che mi dedichi va oltre ogni letteratura e musica, Accio. Sei diventato giardiniere per me, per noi due. Sai dirmi la sua massima utilità, una su tutte!?
-Se ancora mi abbondenerai, se di nuovo te ne andrai... ancora sentirò il tuo profumo, Sara!
-Ma cosa dici!, possibile sia così scherzoso melodrammatico amore mio!? Staremo insieme per sempre, per sempre!! Abbracciami che lacrimo...
Sara Cardellino 8 Marzo 2010
Foto Accio
ROSAIO FIORITO SARA CARDELLINO CON DIECI ROSE
1
PRIMA ROSA DEL ROSAIO
Fu la rosa Meilland
a suggerirmi per te Land-Art.
Petalo fior parte divenne vela vivido giallo
col fato a noi profumato femmo ballo.
Sulla tolda foglia senza più colpa né doglia.
2
SECONDA ROSA DEL ROSAIO
Tenendo sui seni nudi rosa Dorieux
vuoi tu amante pungerti sex?
Puro salmone prelibato rancio
rinfrescante corallo tuo fianco.
Gambo verde sull’ombelico anelo
se lo porgi decifrabile in runa
ch’avvampa giardino con luna.
Eccomi: dai fianchi scivola ombra velo.
3
TERZA ROSA NEL ROSAIO
Rosa Dyna per noi amanti nell’aria fina.
La fotografo come Manet la dipinse.
Il sublime del collo della lingua ci avvince.
“Se non ti fossi fedele scolorirei
ma nella fedeltà pruno accompagna beltà”.
4
QUARTA ROSA NEL ROSAIO
Rosa Salet? Salgo fino a te.
Rosa muschiata amore senza data
profumo dal rosa vivo vince il pruno!
Sulla veste da ballo nastri e trine
avrò destino delle belle damine.
Calura che rende liquida l’ombra
nella camera mischia energia
nuda nella festa delle dita.
5
QUINTA ROSA NEL ROSAIO
Da te un tempo Pompon Saint-François
con balzo scalzo vegno fin là. Oggi gallica rosa
d’ogni discendenza miniatura senza posa.
Nel profumo rotondo dell’illusione lesta
l’inesplorata cesta medicamento fondo.
6
SESTA ROSA NEL ROSAIO
A Polyantha sopra il rosaio La Marne canta
io sulla panca chiedo che interceda
per desiderata carne.
Nel color salmone erta visione.
Chi ascolta di là dal simbolo
nelle curve odorose postfazione
l’invidia pel giardino del boscaiolo.
7
SETTIMA ROSA NEL ROSAIO
Rosa Rouletii nella miniatura dei detti
vive nel giardino roccioso ove mi poso.
Attesa nel maggio rosato d’esultanza
edifica l’amore pallido esilio.
8
OTTAVA ROSA NEL ROSAIO
Rosa Baby Romantica rampica
con 100 petali 100 versi di Shelley
e dice: qui divento attraente: ehi!
bicolore poca acqua alle foglie prore.
9
NONA ROSA NEL ROSAIO
Il rosaio a cespuglio mi dié sobbuglio.
Dissi a Sara investita da baci a blitz
nel rosso vellutato del Gruss an Teplitz.
10
DECIMA ROSA NEL ROSAIO
Fu sotto la pergola di rose
che si misero al meglio le cose.
In primo piano avvincente
Climbing mrs Aaron Ward
con varietà rifiorente
avemmo nel giallo ogni word.
Su fondo bianco camoscio
persino il finale e suo rovescio.
EROTISMO SCEMO NEL ROSAIO PREMO
Nel rosaio nano sul pube ti porto mano
Nel rosaio nano regolare i nostri sessi san cosa decorare
Nel rosaio nano rose in mescolanza sulle natiche fo danza. E tu dici… per queste cose fai piano.
Nel rosaio nano in aiuola il sesso preme nella gola.
Nel roseto Caprice di morderti d’impeto ho le fisse
Nudi nel roseto di Belle Poitevine ci allacciamo crudi nel vino.
EROTISMO SENSORIALE ACROBATISMO
Intercettai con rosa Radar
tuo cuore andando al mar.
Nelle orecchie il sapore
del rosso splendore
sul pube rosato
con occhi toccato.
RAMPICANTI RIFIORENTI CON AMOR NEI CANTI DOPO GLI STENTI
1
Rampicante MADAME BUTTERFLY. Colore tenue sfumato d’aurora con al centro del fiore fil di fumo e sangue. (P.E. Smith, 1926)
2
Rampicante MARY HART. Ricorda per forma la rosa Talisman. Se Gauguin lasciò il “Talismano” dipinto nel Bois d’Amour in Bretagna a Paul Sérusier portò invece con sé questo rampicante. Rifiorente nel rosso amaranto nel rosso mattone ispirò, pure come arbusto vigoroso rifiorente, gli ultimi anni in pittura del nostro a Noa-Noa. (A. Meilland, 1942)
3
Nel rosa salmonato rosa rampicante PAUL LÉDÉ risalivo alla sorgente dell’amore verso te come vivessi nei fumetti Bédé. Il giallo aurora dié spinta all’ora profumata ‘ome fusse stampata per Bande Dessinée! Il rosaio vigoroso nel bene ramificato bello prima durante dopo la fioritura mi fé ‘antà ‘ome fringuello che chiama la su’ ‘Ardellina. Al calice fulgente della rifioritura accosteremo sensi d’abbecedario liquido nòvo diario. Ecco perché a te risalgo sempre ti trovo. (Stuart Low, ibrido di Thea, 1913)
4
Nella semplicità intrisi beltà del giallo indiano nel fiore con bianco camoscio rampicavamo con la AARON WARD del 1922 verso la Word noi due. Rosa d’alto vigore nella scala d’aria del bene. Portamento fitto male sconfitto. Rifiorente oltre ogni stelo spinoso reciso. Lemma cosa coso?... nostro stemma.
5
Rampicante MEVROUW VAN ROSSEM mia spem che sempre ti basterò. Este parole van nel colore giallo dorato fiammeggiante rosso. E siccome il rosso è ciliegia ti bacerò gustosa fino a sera.
6
Con la ROSA EVA rampicante biblica io fo il ROSA ADAMO. Ha fiori grandi per i - presto - perduti amanti. A confermare la necessità di coppia, scacciati dal giardino perenne, stanno i semi doppi, rosso carminio vivo, riuniti in grandi infiorescenze.
La Rosa Eva è vigorosa e la fruttificazione fiorita abbondante. La principale rifiorente in rosario sarmentoso: dirlo lo oso. Io la amo, suo Adamo. (W. Kordes Sohne, 1933)
7
Son DANSE DU FEU, mi dice, vuoi rampicarti con me? Rosa con fiori dal colore aranciato fiammeggiante ebbero in me slanciato amante. (Mallerin, 1952)
8
Sotto al rampicante SOUVENIR DE GEORGE PERNET assieme prendevamo il Tè. I magnifici fiori rosso oriente su fondo carminio mi spingevano a tenerti labbra vicino e la rosa con l’unghia gialla mi facean girar testa come palla. Ero così in oriente che pensavo: “O te o niente!”. Non tenni conto che rosaio siffatto ancorché fiorifero e fiero è pure molto spinoso a dire il vero. E nelle spine ci caddi ferendomi pensieri e panni. (J. Gaujard, 1927)
9
In cima al rampicante VOIE LACTÉE spavaldo dissi: Voio tè. Eravamo due grilli nel notturno profumato. Occhi spilli si mischiavan coi trilli. Sonata o sinfonia, tu sei mia pensai, la fortuna amorosa è dalla mia. Poi stonai: cicala diventai tu formica previdente: mi lasciasti a cantar solo e tu a raccoglier petali per l’inverno. Caddi nel colore bianco latte della rosa pensai perduta ogni cosa invece era un sogno. Capii quanto di te Sara ho bisogno. Sennò moio nel latte tra le fratte senza arte né parte.
10
Davanti alla ZÉPHRINE DROUHIN capii il fin d’amarti dalla radice alla sommità senza usar forbice in ogni beltà. Ci riuscirò?, mi chiesi. I semi doppi mi facean sperar nell’impresa; e i fiori irregolari assicuravano che qualche monelleria sarebbe stata perdonata. Il color rosa fragola dicea che tuo corpo tua lingua sempre avrei avuto in gola; il velo leggermente malva assicuravano alla coppia il salva. Rosaio robusto e senza spine promettevano la realizzazione del mio fine. Avrei saputo dopo che il muro su cui poggiava, cioè io, sarebbe cascato e che che sara con pazienza l’avrebbe ancora edificato. Perché è rosa e mattone. E anche parecchio calce.
TRE REGINE PER UNA REGINA
1
ROSA “OPERA GAUJARD” CON RAMEAU
Rosa elegante rosso stupendo amante canone del respir ove pendo. Orifiamma di beltà petalo inquieto. Infiorescenza retaggio arcano succoso punta di lingua sul collo poso. Vuoi tu darmi l’opera che tutto invera nella tenerezza senza uguale?
-Sì! E la rosa Opera due volte sul teatro del nostro amor ti do con Dardanus di Rameau!
-Perché due volte, Sara?
-Perché sei stato amato da me in vicinanza e da lontano quando fuggii poi tornando. Perché Dardanus di Rameau si confà in musica e teatro a noi due nelle sue due partiture. Ascoltami, Accio. Dardanus capolavoro teatrale è del 1739. Qui s’innalza il multiforme genio di Rameu che unisce esigenze del genere teatrale con la tragedia lirica. Ti dice qualcosa questa dialettica Accio? Il nostro teatro dei personaggi nella lingua scritta lirica: però assieme il piacere della meraviglia, il gusto romanzesco per gli intrighi, i balletti divertiti. Ti dice niente tutto ciò Accio per noi due che dal sublime scivoliamo nel romanzesco come personaggi di Accio e Cardellino e a seguire tutti gli altri? Nel 1744 il compositore intervenne ancora sulla partitura modificandola creando quasi una nuova opera. Fa lo stesso Jean Gaujard che partendo dalla cultivar “Gloria dei” e da una talea della rosa “Opera” quando crea la rosa, serie di ibridi, detti Rosa da Tè, il più bello in rosso scarlatto chiaro, a base gialla, molto profumato.
Posso dirti, Accio, che tu senza sapere di Rameau né di Gaujard col suo ibrido, io di rose e roseti ne capisco perché mio padre nella casa di campagna padovana ci si dedicava, quando vai su e giù coi personaggi appresso compi qualcosa di simile. Avere esempi in musica e giardinaggio ti sarà di divertente complicità.
-Quale eseguono delle due versioni di solito, Cardellino?
-I direttori d’orchestra più talentosi scelgono la prima versione ma inserendoci brani della seconda con qualche taglio, potatura necessaria. Abbiamo così un’opera barocca in tragedia lirica verso il dramma rococò. Chi vede ascolta… incontra dinamismo teatralità fraseggio incredibile e tutta l’energia delle voci dei corali il sostegno dell’orchestra proteiforme. Accio, quando noi due andiamo avanti e indietro e ancora avanti nella nostra biografia in diversi generi e personaggi io vivo Rosa in ibrido con te e tutta mi do. Anche grazie all’esempio di Rameau.
2
REGINA RUMENA REGINA VENEZIANA
La rosa Hélène de Romanie prodotta da Meilland nel 1949 rosa salmone ombreggiata di rosa corallo porta il nome della seconda seconda figlia dell'ex re Michele I di Romania. Monarchie travolte nel ‘900 dagli esiti della Seconda Guerra Mondiale. Impossibile che come il pesce possa la monarchia risalire al trono che fu sorgente di corona però resta la rosa. Non è di poco conto questa cosa. Sara Cardellino suggerisce alle sfumature corallo, sul fondo del mare dell’oblio posa il nome della regina, ma a riportarla a galla possono servire le “Danze popolari rumene” dell’ungherese Béla Bartók. Suite di sei danze, d’implacabile ardire popolare, che intrecciano storia minuscola e fonti serotine, composte nel 1915. Allora come altre monarchie nell’Est europeo i troni ancora dominavano la carta europea in pieno conflitto, il primo mondiale. Sara aggiunge che scritte originariamente per pianoforte solo, due anni dopo ebbero trascrizione per Piccola Orchestra. Secondo lei il Canzoniere che le dedico risulta composta di invenzioni estetiche poi hanno altre trascrizioni nel quale pur’ella scrive e modella come personaggio e figura.
Possiamo darle torto? Lei è la mia Regina.
3
ROSA MICHÈLE MEILLAND CON BONTEMPELLI E VIVALDI
Lo scrittore Bontempelli scrisse che “Vivaldi è un elemento del cosmo fisico, il getto continuo dell’acqua viva dalla roccia: è la prepotenza vegetale che tiene il mondo perpetuamente coperto di verde””. Usando questa citazione aggiungo che la rosa Meilland nel verde evocato è l’elemento spirituale per il compositore. E pure per te s’adatta, Accio, ch’hai simile “prepotenza” inventiva nei segni d’ogni tipo. Ma senza la rosa spirituale Meilland ch’io ti porto forse difetteresti di metafisica.
Ho ricordato Bontempelli, scrittore, ma devo aggiungere Luigi Nono su Vivaldi. Il compositore propose un Vivaldi molto diverso dalla vulgata imposta a soli fini elegiagi e di svago metti dai Solisti Veneti; oltre il facile consumismo per la classe fruitrice di musica, la borghese, e per quella popolare con orecchio facile. Vivaldi come espressione di un'epoca della repubblica veneziana in rapporto con altre società che diedero linfa al suo sperimentalismo ai suoi azzardi. Perché l'apparente gradevole, la fascinazione, deve sempre avere accosto il suo lato nascosto da interpretare nel dato reale. Questa rosa col suo chiaro ombreggiato di lilla su fondo bianco ombra vale per Vivaldi secondo Nono, e anche per te, Accio, qualora scordassi che ho sempre, se rosa d'amore, con me seco l'ombra profumata.