Sara Cardellino
SULL’EDUCAZIONE MUSICALE PER ORGANO
DIRETTA AL RECALCITRANTE ACCIO
ESTATE 2010 BORDEAUX.
(Registrazione e trascrizione da iPhone) - La tua educazione musicale Accio è stata per me faticosissima e mi esponeva a diventare “Fumantina” nei tempi, 2010, in cui io Sara Esserino (secondo la scansione che ho dato al nostro Canzoniere, dopo verrà Sara Capei Corti, stando separati, poi Sara Cardellino, ancora assieme, e vari personaggi NdC) ti conducevo, tu recalcitrante, ad ascoltare nel veneto e nel Sud della Francia, il tutto a mie spese sia ribadito dunque non spendevi un penny giravi il mondo di che ti lamentavi per un’ora poco più di organo da ascoltare!! ancora stento a capirlo!
Ti portavo ad ascoltare gli organi dei De Lorenzo nel Duomo di Malo nella chiesa di santa Maria Maddalena di Longare e lo Zordan della chiesa di Sant’Antonio Abate di Marostica: strumenti importantissimi delal provincia. Qui ascoltammo composizioni di Marco Antonio Sumàn di Domenico e Guido Cimoso di Felice Bregozzo… certamente repertorio di buona fattura che si ispirava all’opera lirica… ma se hai tanta simpatia per i poeti minori dell’ottocento non capivo perché non rispettassi questi musicisti né gli organi ottocenteschi. Insomma era una fatica enorme. Sotto i baffi che non ho sorridevo pure: avevi la faccia del monello Accio costretto a mangiare la minestra una volta alla settimana! Nervoso e spasso.
Il massimo lo raggiungesti in terra di Francia, nel Sud quando ti portai ad ascoltare un concerto nell’abbaziale Sainte-Croix di Bordeaux musica per organo, organo storico costruito da Francois Bedos de Celles, di Couperin di Muffat e Meachand e Blow. All’inizio meno recalcitrante che per le gite nel veneto organistico, capii dopo che il Sud “ti garbava” anche per la diffusione di fumetti e fumetterie, c’è Angoulême Fiera più grande di quella di Lucca allora, oggi a pari mi dirai fiero; ma nel tempo sulla panca avevi la facci di chi non solo deve prendere la minestra ma la medicina amara per indigestione di ciliegie rubate! Allora su di un quadernetto, ritrovalo se puoi, ti ritraesti in sagoma e nella nuvoletta MUMBLE mumble scrivesti versicoli dispettosi… e me li facesti leggere… e io non sapevo se darti una pedata nei ginocchi o ridere e farmi prendere dalla voglia di baciarti il naso impertinente… anche perché sapevo che poi avresti trovato ogni zucchero in quanto eri costretto a subire… ne saresti stato lieto… contento della mia severa, ma per quanto?, guida.
Che tempi! Accio! Quante ne abbiamo combinate… assieme!
°°°
MUMBLE MUMBLE…
Fuori dall’Abbaziale gioisce una ragaZZa:
si stringe sull’organo del petto
due meloni: su di me han effetto
come alta marea e pure bassa.
Appena esco dall’abbazia nel fresco
Li confronto con quelli di Sara
Per capir chi è più rara!