Colombina porcellana: danzante: con maschera:
giacca lilla: passamaneria dorata:
ramoscelli di foglie viola con risvolti della manica arancio:
gonna bianca: ramoscelli in policromia: sottogonna lilla.
Manifattura imperiale viennese, 1750.
Proprietà Sara Cardellino
Claudio Di Scalzo detto Accio
QUINDICI SCENETTE CON MASCHERE PER SARA CARDELLINO
SAN VALENTINO 2024
Arlecchino di Italo Mussino
COME NASCONO NEL FEBBRAIO 2024 LE SCENETTE DA COMMEDIA DELL'ARTE
"Accio sei ancora capace di scrivere qualcosa di allegro? O devo leggere le sfuriate da ronzinante contro i mulini a web poetici? Non intendo stare sul mulo della lettura come Sancho Sara! Dai Chisciotte! Diventa ancora matto per far ridere la tua Dulcinea a Carnevale e per San Valentino!"
Punto sul vivo! Scrivo!!
Quindici scenette (ma giungono numerate fino alla sua età; e il suo compleanno, è il 14 febbraio 2024) dalle Maschere della Commedia dell'Arte; quindici come gli anni che stiamo assieme (conteggio pure i 5 anni e 5 mesi separati dal novembre 2011 all’aprile 2017) e glieli leggerò nella città dove con lei andrò.
Le illustrazioni provengono dalla libreria e collezione familiare di Sara Cardellino: le maschere di Italo Mussino (1878-1954) in litografia (si firma soltanto con la A del nome); la Colombina in porcellana viennese, 1974.
Capitan Fracassa
1
A STARE IN PAESE NE FO LE SPESE
Arlecchino
ancora Arlecchino nel febbraio
a casa mia. E tutti pensano
che siamo parenti.
2
AMICIZIA FORZATA
Vado sull’argine del fiume Serchio
E c’è sempre qualcuno che mi dice:
“Per fortuna sei con Arlecchino
che ti porta la Primavera”. Nervoso.
I più ritengono io porti l’inverno.
Ma non è vero. Vesto senza toppe.
3
L’INVADENTE BATTE OVE DUOLE DENTE
Chiacchiero con Arlecchino
perché invitatosi a pranzo e cena
non posso evitarlo. Lui sa di commedia.
Per dispetto in rima gli dico che mi fa pena.
Se recita. Se corteggia Colombina ch’è mia moglie.
Quasi. Per ora amante. “Quando ti decidi a sposarla?”,
mi chiede. “Dopo tutti questi anni che vengo a trovarti
sei ancora al punto di partenza”. Lo bastonerei!
4
CORRISPONDENZE E DEMENZE
Proprio non mi capacito perché il Falco
che ho beatificato tenendolo senza cappuccio,
che non vola non caccia vagabondo come pochi,
apprezzi Capitan Fracassa che punge
con la spada il didietro alle galline.
5
MIRABILIA DA EX
Capitan Fracassa taglia a metà
con la sciabola le mele
e poi non le mangia
proponendole al Falco
che le becca in punta di lama.
A me sembrano idioti: un ex militare
da Commedia un Falco ex carnivoro.
6
POETA IMPROVVISATO
Per colmo di sadismo Capitan Fracassa
ha strappato una penna dal culo
della Gallina e fa finta di scrivere
una poesia intingendola nel calamaio
vuoto d’inchiostro. Il Falco ci ride.
A me vien da piangere. E il Capitano
sfotte: “Versale qui che ci zuppo
la penna, son nere dal nervoso”.
7
PIUMAGGIO ALATO POCO SAGGIO
La Gallina spiumata sul didietro
ha preso a volare ad altezza ragguardevole.
Capitan Fracassa incita il Falco ad ucciderla.
Il perdigiorno, che avrebbe fatto perdere
la pazienza pure a Federico II falconiere,
sta immoto ridacchiando. Non che aspetti
il mio comando, bensì sa, che la carogna
gallinacea senza interiora, le predilige,
toccherà a lui seppellirla. Dura Vanga dura Lex.
8
VOLARE OI OI OH
Il processo d’imitazione genera guai.
Altre galline han preso a volare.
Nella scia il gallo che vuol scopare in volo.
Neoclassico apprendimento copia?
scoperta ebbrezza romantica?
Libertinismo sconsiderato che fa specie?
Vallo a sapere! Risultato che le uova
scarseggiano; il gallo salta l’orologio canto.
Soltanto Arlecchino se nel pollaio piroetta
fa scendere la compagnia per confrontare
piume e toppe. Però rimedia beccate
dal gallo geloso. E lo fa malvolentieri.
9
DIALETTICA IN ATTESA DI SINTESI
Colombina, molto pratica,
perché amante e insieme moglie?,
(devo meditare la questione, se la sposo
come suggerisce Arlecchino, finirà che perdo
la prima perdendo poi la seconda in cerca
d’altra amante? Questione enigmatica ardua)
mi dice ch’è facile comprendere il ricavo
nei confini del desiderio passionale
perché lo calcola la sostanza degli organi
vitali. Ancor più enigma. Fra l’altro metafisico!
Chiederò al Pierrot stanotte sotto la luna.
Brighella
10
SPIGOLATORE FORZATO
Lo scellerato Brighella dimora in cantina.
Fantastica sul possesso d’un cavallo.
Ode zoccoli nel cascinale esce lo ruba scappa.
Se lo prende il vicino lo impicca. Qui vige la Legge
western più varianti nei generi vari letterari.
Pago il riscatto con l’intero raccolto di granoturco.
Però spedisco Brighella a spigolare nei campi chicchi.
Per la farina. Per l’inverno. “Peggio delle contadine di Millet”.
Dice lisciando il coltello da attaccabrighe. “Mi tratti”.
11
PIERROT SOB
Pierrot annoia la luna facendo meditazione
recitata esistenzialista. Esisto malamente
nella comparazione tra quanto sono
e quanto potrei essere. Sorpresa, senza cangiare
in nulla provo benessere. Nel giorno pieno
son banale a notte filosofo mi sveno.
È questo il mio decadente male?
Pierrot - Pagliaccio
12
MATERIALISMO A MOLLE
Sopporto Pierrot filosofo da corbellerie.
ma quando coinvolge Colombina estasiata
mi prudono le mani. La raggiunge così:
“Poco vedo nel giorno colmo di bellezza
epperò scopro che tra tanta mia cecità
trovo tua diurna bellezza senza età”.
Mi salva Brighella realistico puttaniere.
“Meglio nuda a notte ma la dà
a chi nel letto la fa sussultà”.
Questo materialismo mi soddisfa.
Ringrazio Brighella. Sospendo suo lavoro
schiavistico di spigolatore ex ladro.
13
LUNA PATATA
“Vegeto muto nel giorno pieno
sopravvivo con ciance a notte”.
Afferma Pierrot pelando patate.
“Elementare constatazione su com’è
la mia esistenza raffigurata nel silenzio
nel parlare di niente a chi non risponde”
Prima o poi lo faccio visitare questo lunatico
dallo strizzacervelli Jules laforgue
in via Eduard von Hartmann.
14
MEGLIO DI WITTGENSTEIN
Con le toppe Arlecchino armeggia
usando il linguaggio dei colori.
-“Se uso le parole, come tutti, son dolori”
Non capisco un’acca di questa cucita
autodifesa abitata tavolozza.
Mi guarda intuisce due ottusi in dialogo
tra sordi di comprendonio. Abbozza.
“Mi dicono cielo, non rispondo, ammicco
col dito il celeste. Aggiungono caldo?
punto il rosso. E così via. Per il tragico
c’è il viola. Il linguaggio va di complicazione
in complicazione. Intendi?”
-No!
-“Sei di coccio! È come farsi una sega il linguaggio
senza venire menando il cazzo per ore. Capisci?
-Sì. Grazie… Arlecchino.
Colombina - Accio, 2024
15
GIROTONDO POCO PROFONDO
Arlecchino gira attorno alla parola
non detta perché Colombina non veda
che ogni tanto si ferma inebetito
dove tutto nel linguaggio attorno
a lui è in moto. A volte penso sia
il mio doppio mentre io sto dentro
la parola che manco so cosa significhi.