Accio: WILLIAM BLAKE E LA NEWTONIANA DISPETTOSA.
a Sara Cardellino l’11 ottobre 2020. China e pennarello su cartoncino.
Accio e Sara
SE SARA CARDELLINO CHIEDE AD ACCIO COME INTENDE LA PAROLA POETICA
Accio: BLAKE CUSTODENTE DEVOTA A LOCKE GIOVANILMENTE
a Sara Cardellino l’11 ottobre 2020. China e pennarello su cartoncino.
“Se Sara chiede ad Accio…” è “Manualistica estetica per uso interno alla coppia”. Cresciuta nel tempo perché Sara sia come Esserino sia come Cardellino sia come altri personaggi mi fecero fanno domande. Le risposte date, da me, controvoglia le ha registrate e trascritte. Controvoglia perché non mi garba rivelare maestri generi temi della mia formazione. Non credo possano interessare per un’opera destinata al nulla a non avere editori gallerie lettori critica. Meglio tener tutto segreto. Ma in questo “manuale” qualcosa viene rivelato. La curiosità di Sara nasce dal fatto che quando io leggevo certi autori autrici conoscevo certi artisti lei non era ancora nata.
-Accio,… quando hai iniziato a scrivere in versi come ti sei avvicinato alla Parola poetica?
-incappando nel poeta pure disegnatore e pittore William Blake (1757-1827). Il mio cristianesimo mi spinse lì. Mi coinvolse la sua idea che la Natura, e come descriverla in poesia negli influssi sull’animo, fosse demandata alla Visione. Se Newton e Locke col loro Razionalismo erano convinti che il mondo naturale si dovesse e potesse spiegare al meglio con il metodo sperimentale corredato da geometria e matematica, Blake pensò e praticò un’altra via: quella dell’Immaginazione per capire la parte più profonda del mondo naturale.
Accio: "La giudiziosa nipotina di Locke"
a Sara Cardellino.
Il poeta se prende delle parole per sé ne dilata la facoltà d’evocazione fino a renderle simboliche e con esse decifrare l’universo. Poesia come “sesto senso” oltre i canonici: senza uso della ragione. Mi sembra la risposta fili liscia quanto però non intendo è come una newtoniana possa amare un devoto a Blake e viceversa. Comunque sia, Sara, avrai ottime formule scientifiche per intendere i capricci visionari evitandone disastri, e questo mi conforta, mentre penso che la tua vera natura la rivelo io con l’immaginazione. Siamo a pari.