LUIGI BOCCHERINI
La musica notturna delle strade di Madrid, Op. 30 n. 6, 1780
quintetto in do maggiore
Sono scomparsi, come scomparse sono le lacrime dagli occhi dei cavalieri della Croce: fuggono i giorni della cieca rivoluzione dalle mitologie classicheggianti, lo Stabat Mater sublime e intangibile, mentre a Vienna volge l'alba per un nuovo ordine: i quartetti di Mozart e Haydn, la materia sottile che lievi polpastrelli di sensi tastano dentro il mondo, e la cui sintassi evade dal galante rococò di Luigi Boccherini.
CDS: "Boccherini e armonici boccolini"
Il compositore, nato a Lucca nel 1743, si rifugerà nell'isolamento dorato della corte spagnola, a Madrid, nelle cui strade egli riconosce l'eco familiare del vecchio continente in espansione, l'orma dei padri che fingono fasti imperituri dentro un'epoca ormai giunta al suo declino. È il quintetto d'archi nel suo perpetuo girare, i pomelli d'oro delle stanze da letto dell'infante don Luis, suo mecenate, figlio di quel Carlo III che gli verrà in aiuto anni dopo, facendogli dono d'una pensione che lo salverà dal tracollo finanziario.
L'ultimo suo viaggio sarà in Prussia, alla corte del futuro re Federico Guglielmo, con il quale intrattenne a lungo una fitta corrispondenza, e per il quale compose una serie di opere.
La sua città lo commemora tra i grandi uomini cui diede i natali: le spoglie sono conservate in San Francesco a Lucca, accanto a quelle di Giovanni Guidiccioni e alla lapide commemorativa per Castruccio Castracani ed i resti del monumento funebre a Ugolino Visconti.