Foto Sara Esserino. Giugno 2009.
Accio e Sara Cardellino
MIRABILIA IN SOFFITTA ROTOLAN BIGLIA
GIUGNO 2009
Civettone di Pisa che stava di giorno in maglione.
incontrò Civettina veneziana che poesia non rende vana.
S’intesero stando lei in laguna gondolante poetessa
lui nel romanzo gongolante che per cena se lo lessa.
Fu amore incantato nella notte trafelato
nel giorno rivelato a perdifiato.
NOTA 1
Modo di dire d’altri tempi: Civettone a Pisa è uno che vòl farsi bello vòl far colpo e spesso ciò non accade. Una sorta di Don Giovanni popolare grullo che al massimo seduce commesse parrucchiere giovani operaie o impiegate di terzo livello. (Questa è sociologia dei costumi, nessuna poetessa d’oggi s’adiri, please!)
Civetta, Civettina, è la ragazza graziosa che ha smanie seduttive; s’imbellisce più di quello che già è: carina e spesso causa di rovina per l’òmo. Se viene sposata. Oppure c’è la metamorfosi: la giovane donna diventa sèria posata casalinga e l’òmo se continua a fare il civettone (cosa permessa nell’arcaica civiltà tòsca e veneziana) il matrimonio diventa un ring. La civetta nelle commedia veneziana e in particolare in quelle di Goldoni ha raggiunto vette che non hanno uguali in Toscana.
NOTA 2
Questa poesia visuale parecchio POP risale al 2009. Quando nel giugno giocavo con Sara nelle grullerie. Una spensieratezza insuperabile. La trentenne musicista che scopriva come ci si diverte a lato del possibile sublime nel comico-umoristico; e il maturo Accio che si ringalluzziva scemo come a trent’anni. Nella sua vena predominante giocosa e umoristica. E Sara Cardellino ancora non si spiega, e nemmeno io, come nella stessa persona possa stare il Bambino sulla Sedia e Red Accio Civettone.
Se le dico: oggi vuoi ridere o vuoi commuoverti? Sa che posso inventare a pari le due parti in scrittura immagini parlata personaggi. E per lei, Sara, è lo stesso. Vuoi che sia la sublime Aglaia e Sara Earnshawo ecc ppure Mara Zap e Rosa Mollica oppure, ehmm, Sara Pane!