Sara Cardellino con l'otite, I - CDS Febbraio 2025
Sara Cardellino con l'otite, II - CDS Febbraio 2025
(orecchio ritoccato rispetto a quanto pubblicato nel post linkato)
Sara Cardellino con l'otite, III - CDS Febbraio 2025
Tavole di grande formato. 40 x 50
Claudio Di Scalzo detto Accio
COL TACCUINETTO VIAGGIO VERSO VENEZIA PERFETTO.
A SARA CARDELLINO CON L’OTITE.
SCRITTURA-SOGNO-PITTURA FOTO.
Proseguo di...
Sara Cardellino con l'otite: Le registrazioni di Toscanini e Bruno Walter anziani e Claudio Di Scalzo...
AUDI Q4
Taccuinetto 1 - CDS Febbraio 2025
Taccuinetto 2 - CDS Febbraio 2025
Taccuinetto 3 - CDS Febbraio 2025
Taccuinetto 4 - CDS Febbraio 2025
-Sono Accio, Maghino. Ho necessità d’un favore abbastanza grosso da te.
-Dimmelo
-Se te lo dio Maghino dopo non poi dimmi di no!
-Dillo lo stesso… ogni ‘osa per ir mi’ Accio.
-Dovresti prestarmi l’Audi Q4 per andà a Venezia che devo portà una ‘osa urgente a Sara.
-Maremmaboia… la mi macchina nova e lustra… Accio non sei più abituato a guidà auto veloci ora ridotto ‘ome sei alla Sandero di plastia! Sei siuro di còre ir rischio di sfasciammi lo sudore di 5 anni anni di spinaci raccolti a buo punzone al freddo tra gli spinaci?
-Sì Maghino. Riorda quando per andà a ballà alla Capannina di Franceschi a Forte dei Marmi ti prestavo la 124 Fiat spyder carozzata Bertone per fare il ganzo sennò non beccavi nisba…
-Se la metti osì’. Pgliala se la rompi la ripaghi e vendi quarche ettaro di tèra per trovà gli euri. Ma dimmi, son ‘urioso, ‘osa devi portanni alla bella veneziana? che magari s’annera a sapé ir su Accio settantenne lanciato sulla Firenze Venezia!
-Guiderò meglio di te anco a cent’anni. Devo portanni uno scrittarello e un taccuinetto disegnato per falla ride che ha l’otite e si dispera perché non sopporta nulla! Eh sì la ‘ontessa, dici bene Maghino, e quarche disegno con l’orecchio rosso.
-Che tè sei matto lo sai Accio!, vero? È certifiato e bollato.
-Sì sì. Parto Domattina e vo a falle una sorpresa. Col traghetto. A vorte penso ‘ome è comoda Pisa Lucca Firenze rispetto a Venezia. Arivì. Chiami. “Claudio… cosa fai dove sei?”. “Sono vicino. Sono ghiacciato umido e ò bisogno di riscaldammi. Ma se non puoi aprì l’uscio perché ti sente l’orecchio torno indietro.
-Accio… per forza gli garbi… ma non fanni sapé che l’ài fatto anco per altre.
-Lo sa lo sa… ma l’altre non avevano l’orecchio malato da bacià.
-Esta me la riordo… Accio. Va nell’annali da raccontà per le cene che faremo! Sara presente, promettilo!
Taccuinetto 5 - CDS Febbraio 2025
Taccuinetto 6 - CDS Febbraio 2025
Taccuinetto 7 - CDS Febbraio 2025
TRE SOGNI CON ORECCHIO CHE FUNZIONA DA SPECCHIO
1
Adesso che il pino è cresciuto senza me n’accorgessi, dormo parecchio, mi scortica nel sogno casomai con le novità dei suoi centimenti, il cascinale è in ombra. Stando sotto il cappello di paglia non me ne accorgo avendo perenne scuro sul viso fino al mento. Nel sogno indosso un berretto da marinaio e lo stesso pino mi saluta giunto in porto. Sull’oceano mi stava alla larga. Al primo isolotto dove capito per acqua dolce me lo ritrovo alla sorgente. Fo finta di niente. Mi saluta. Non rispondo. Riparto. Forse pensa sia sordo. La sua vendetta mi raggiunge al risveglio. Con l’otite fiammante che quasi la stoffa del guanciale abbrucia..
2
Inverno. Busso cicala alla porta della formica con sembianza di Sara Cardellino. “Ho fame mi dai un chicco”. Imploro. “Vagabondo”. Esclama! Mi tira un chicco: lo paro con l’orecchio. Mi sveglio con l’otite.
3
"Sara Cardellino tacchi a guardarla cor sfumacchi" - Foto CDS, 2024
Taccuinetto 8. Cardellino con l'otite in Olanda. CDS, Febbraio 2025
Aspetto l’amante in un campo di papaveri. Migliore ambientazione per il nostro primo incontro d’amore secondo me non c’è. In Olanda? Mi sembra ovvio sia qui. Sara Cardellino giunge cosce in vista. Coi tacchi maliardi. Incerspica ciondolante ficcando i tacchi nel prato. Piega il ginocchio. Mi carezza l’orecchio con un papavero rosso. “Non mi fotografare il capo, Claudio, ho rosso l’orecchio per otite. Potrei vedere, scusami se sono scostumata, il tuo gambo rosso sotto la cintura? Sembra che migliore cura non ci sia per curare l’otite mischiando l’infiammata tromba di Eustachio con chi ti tromba!”
A quel punto scopro che stavo sognando. La veneziana non può esprimersi sguaiata come una livornese. Cerco di svegliarmi con ogni forza. Lei mi dice: “Non andare Accio… non andar via! Quanto profferito l’ho sussurrato da pisana per compiacerti e attizzarti”. Mentiva la puttanella! Infatti ci guardavano al porto “I Quattro Mori beffardi”. Rimisi nella patta il gambo papaveroso e la lascio lì con sua otite sua gonna corta cosce tornite tacco del dodici mentre si va colorando nel rosso arancio.
NdC “Quattro Mori gruppo statuario nel porto di Livorno”
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