:: Sara Cardellino: Anton Webern per Karoline Knabberchen nel trentasettesimo della morte - 1
16 Agosto 2021
Karoline guarda le acque del lago - Foto Fabio Nardi, agosto 1983, I
Sara Cardellino
ANTON WEBERN PER KAROLINE KNABBERCHEN NEL TRENTASETTESIMO DELLA MORTE
BAGATELLE OP. 9
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Le due fotografie di Fabio Nardi a Karoline Knabberchen, nell’agosto 1983 - sul Lago di Como?, Lago Maggiore? Lago svizzero in Engadina? Il luogo è incerto comparendo sul retro della stampa soltanto il mese – mi suggeriscono un dittico da Anton Webern come cornice: Le Bagatelle op. 9 e la Sinfonia op. 21.
Sono feconde queste due fotografie con Karoline di spalle, nude, in posa non voluta che rimanda alla pittura di Friedrich, come vocabolario minimo rivelante il mondo a cui apparteneva con i pensieri con gli atti.
Se l’allievo di Schoenberg è il compositore che più di ogni altro, nell’ambito della Seconda Scuola di Vienna, influenzò la generazione venuta dopo: come negare che queste due fotografie (ma ne emergeranno altre a cercare nella soffitta spero) influenzano me, musicista, fino al turbamento estremo, a scoprirne echi perturbanti - nello stesso mese un anno dopo Karoline si suiciderà alle Lofoten - perché la bellezza della giovane figura sta dentro la trama esistenziale che s’accorda, alla perfezione, con le trame sonore di Webern.
Webern è poeta delle piccole forme delle esili campiture sonore che si ampliano e contraggono in illuminazioni liriche. La testa bionda nelle due foto che prima guarda l’acqua e poi scopre il profilo attiene all’interiorità che ha nella Natura il suo rispecchiamento transitoriamente annunciante possibile Salvezza.
Ma se in Webern esiste il rigore contrappuntistico pure le due fotografie hanno come contrappunto prima l’Espressionismo delle Bagatelle op. 9: esiste la tensione fisiologica del suono in Webern esiste la tensione fisiologica nelle spalle sui fianchi da vespa di Karoline indifesa. Poi la Sinfonia op. 21 può accogliere la seconda fotografia che mostra parte del volto della giovane filosofa e poetessa.