Fabio Nardi
CAMPANE PER ORGANI DI TRE CHIESE
a KK che mi fece conoscere la musica per organo
cds; Grundtvigs Kirke - Copenaghen
Se le canne sonore raccontano la trasmutazione perpetua
è in tre chiese: quella di Sant’Alessandro in Vecchiano,
quella di Guarda nella verde Engadina e nella Grundtvigs Kirke
di Copenaghen, che ne intuii il suono per diamantino inno al sacro cerchio.
E cio avvenne per l’intrusione delle campane nel materiale tematico
accosto alle assonanze organistiche.
Non saprò mai perché m’attese musica d’organo… dal Buxheimer Orgelbuch
nella chiesa dove mi battezzarono con accanto la mia fidanzata in un luglio di tanti anni fa,
musica di John Redford nella chiesa dove Karoline fu battezzata stando io accanto
alla sua seta estiva in partenza per la Norvegia, e musica di Arvo Pärt alla Grundtvigs Kirke
dove Karoline svenne sotto la facciata somigliante un organo in pietra
battezzandosi nell’angoscia* …commista al suono di campane.
O fu un eco di parole metallo. E le campane spalmarono un'allucinazione uditiva
sulla bionda testa svizzera che anch'io odo quando ascolto musica d’organo?
Il modello scalare della musica per organo antica e moderna accoglie campane,
per modulare l’ipnotica ripetività di Arvo Pärt?
Con i trabocchevoli passaggi sonori dell’organo le campane si sposano nel romanzo
del nostro legame in modo da dirci, ce lo dissero allora lo dicono oggi,
che non si trattiene in amore ciò che si ha da sempre, la poesia e la vitalità in essa,
ignorando come siamo preparati all’incontro con il Tutto casa armonica
dove le campane assieme alle canne annunciano nascita matrimonio morte.
Il 20 agosto se udrò ancora musica d’organo dal tempo che assieme vivemmo
questo suono sarà l’ombra che genera la luce melodiosa della Grazia
e la lacrima versata è il batacchio liquido per la campana liquida di cielo
sopra le Lofoten e le sue immense profondità dove Karoline Knabberchen scomparve.
18 agosto 2013 - Vecchiano
Grundtvigs Kirke
Copenaghen
cds: Grundtvigs Kirke
Da “Karoline Knabberchen alla Grundtvigs Kirke di Copenaghen - Dono tanto per capirci” – “Scivolò sul sagrato con le spalle appoggiate alla porta. Quasi svenendo Karoline s’abbandonava senza perdere il controllo. Viso smunto. Cosìhai?, chiese Fabio carezzandole gli zigomi. Ascoltò sorpreso la risposta. “Davanti alle chiese protestanti la rappresentazione della fragilità è d’obblogo”. (…) dall'annuario Tellus 30, "Febbre d'amore" - 2009