CDS: "Karoline Knabberchen all'isola Austvågøy-Lofoten-Norvegia
il 19 agosto 1984, vigilia del suicidio"
Annuario Tellus 24/25 "Scritture celesti. Poesia in cerca di Dio" - 2003
Claudio Di Scalzo
L'AUTORE E FABIO NARDI IN RAPPORTO AL MISTERO DI KAROLINE KNABBERCHEN
A volte mi hanno chiesto notizie, reali, sul mistero di Karoline Knabberchen e sul suo suicidio alle Lofoten il 20 agosto 1984, in rapporto alla mia vita di autore che stava scrivendo un "Canzoniere in vita e in morte", vasto, in tanti libri, a lei dedicato. Mi sono sempre affidato all'uscita di sicurezza detta narratologia e che autore e personaggio, in questo caso Fabio Nardi, vanno per conto loro. E aggiungo, in questa prefazione alla "Serenata per un satellite sulle Lofoten", che ciò è accaduto fin dai primi libri scritti. E per conto loro, l'autore e il personaggio, raccontano o tacciono la verità sulla vita e la morte a venticinque anni di Karoline Knabberchen poetessa e filosofa svizzera. Però Fabio Nardi è stato sempre sincero, ha detto la verità, tutta, come personaggio. Io, invece, anche quando una figura femminile, con me molto intima, intima poi da cancellarmi un intero libro, il Terzo "Viaggiatori da biblioteca", tale Medea T. Vir, ha ricevuto notizie "vere" su di me in rapporto a Karoline Knabberchen... ho mentito, detto meglio ho finto, da fingitore e scrittore, direbbe Pessoa, e la verità non l'ho rivelata. Così la poesia e la morte di una poetessa tanto bella quanto disperata resta un segreto. Proprio un bel gioco del rovescio, un bel tiro hai giocato, potrebbe dirmi un maestro mio conterraneo e amico. In questo agosto, però, nel 29° della morte di KK, personaggio e autore, Fabio Nardi e Claudio Di Scalzo, si sono ritrovati uniti nel rivelare il mistero di Karoline e della sua morte: il primo a una commossa Rina Rètis il secondo a una commossa Chiara Catapano. Fabio Nardi ricevendo, a Trieste, siamo a Trieste, un abbraccio intenso si è ancor più convinto che Rina è il ritorno nella sua vita terrestre di Karoline: essendo per lui l'Amore, il Bene e L'Assoluto; mentre l'Autore, rivelando tutto di sé uomo e scrittore, prova, in una consonanza che adombra quasi il mistero del doppio, quanto è già nei sentimenti del personaggio Fabio Nardi. E sa che l'opera e Karoline Knabberchen sono adesso in mani sicure e che assieme ne proseguiranno esiti e verità e tutto quanto il romanzo può offrire sopra un gorgo d'acqua, sopra la poesia che con tutta evidenza non annega, e salvandosi salva.
Fabio Nardi
SERENATA PER UN SATELLITE SULLE LOFOTEN
Gira e rigira il satellite della nostalgia
Salta quasi di orbita in orbita attorno alla mia testa sale e pepe
Saltellante, Knabberchen, sul vuoto dei giorni non vissuti
Assieme dal 20 agosto 1984 in avanti e su quelli vissuti in un viaggio
Estremo di città in città fino all’oceano delle Lofoten in Norvegia.
Anche la Serenata per un satellite di Bruno Maderna ruota elevandosi
Dal disco che ascolto. Serie di musicali frammenti - ridono o piangono
Che fanno nell’etere spaziale? - in ordine sparso che gli esecutori
Ricomporranno con lor fantasia, sette strumenti nominali che oggi diventano otto
Con la fotografia virata in requiem spaziale stellare equinoziale sempre vale.
Un’opera aperta come l’universo, come l’immensità del mio amore
Per Karoline che ventinove anni fa s’annegò nel basso del gorgo atonale
Detto suicidio del Bello. Il mio strumento è una reflex senza più scatti e tempi
Che cattura per grazia musicale e religiosa quanto non fotografai
Quanto di noi due non apparve salvezza in otto città
Amsterdam Bruxelles Parigi Coira Berlino Copenaghen Stoccalma Oslo
poi neri pneumatici sulla strada
Che portava al porto per imbarco verso isole rocciose
poi notte di luna sul capo pallido dell’amata.
Fotografo e so di musicare quanto il tuo volto allegoria
Mi rivelò da me non capito.
Fronte lapide di schiuma tramonto ventenne
Sopracciglia come iridiscenze per ignoti flutti
Ciglia nude nel nudo oceano spogliate
Occhio verde rassegnato occhio verde intrepido
Naso pesciolino vaso d’ogni profumo d’alga
Zigomi solcano polla immensa
Bocca narra latitudine e longitudine in punto croce
Mento nella piega dell’onda fremito che monda
20 agosto 2013 - Vecchiano