Home Page Olandese Volante
Home page Site map
::

Karoline Knabberchen

:: CDS: Sulla ultima teologia di Karoline Knabberchen
07 Settembre 2016

 

CDS: "Karoline Knabberchen teologa da camera e da oceano"

Illustrazione in B/N per il "Quaderno del Mite Inverno"

Glossa di CDS sull'ultima teologia di KK

 

 

 

Karoline Knabberchen

TEOLOGIA DA CAMERA E DA OCEANO LUNGA CINQUE ANNI

(a Fabio Nardi perché ancora mi ami e mi perdoni) 

-Sei stato inaffidabile ed è per questo che hai perduto, ed era necessario accadesse, ogni tua opera estetica rivelatasi insignificante e inutile, che fu ideata per conoscere L'Amore.

L’Uomo dinanzi a questa sentenza operò per cinque anni in modo opposto. Poi ancora  gli parlò chi apparve a fine agosto: Sei stato affidabile ed è per questo che hai perduto, ed era necessario accadesse, ogni tua opera estetica che fu ideata per conoscere e vivere L'Amore. Ora la Colpa l’hai scontata completamente.

-Qual era la mia colpa?, Signore!

-Stava scritta in un caso e nell’altro in quanto hai perduto. E che in un caso e nell’altro avresti dovuto scoprire. Per questo, probabilmente, non puoi che essere dannato.

-Mio Signore come posso sopportare, adesso, questa condizione? Come superarla!?

-Smettendo di scrivere. E trovando la salvezza e dunque l’Amore in quanto non scrivi ma che leggi non scritto.

-Può accadere, mio Signore, può accadere questo per me?

-Può accadere se ancora avrai Fede. Se sarai pronto per la Morte non della scrittura ma di te stesso. Con quanto scoprirai.

 

 

 

 

 

 

Claudio Di Scalzo

SULL'ULTIMA TEOLOGIA DI KAROLINE KNABBERCHEN. AMORE E COLPA.

(glossa al testo dialogico XI del "Quaderno del mite inverno"

La teologia di Karoline Knabberchen in prossimità del tragico esito alle Lofoten del 20 agosto 1984 raggiunge una purezza rilucente il paradosso. La lezione teologica di Kierkegaard diventa nella Knabberchen lo stordimento dell’enigma per la colpa sconosciuta che la tiene al di qua dell’Amore salvifico. Dio, il Signore, in questo dialogo terribile comunica che inaffidabilità e affidabilità hanno dato lo stesso risultato. La cecità sulla decifrazione della vita riversata nella missione di amare. In un terrestre adempimento, quasi folle, l’uomo si ritrova quasi dannato e all’oscuro di quale scelta ulteriore compiere. In quel preciso momento quando la Morte incombe. Quando il tempo a disposizione è quasi finito. Sembra quasi che Karoline Knabberchen abbia descritto Fabio Nardi trentadue anni dopo il suo suicidio. L’uomo può soltanto tentare un’assurda scrittura assente per poi leggerla lo stesso. Come se la scrittura assente fosse un corpo, in amore, che va verso  la salvezza. Nella Morte. Lasciando l’ombra della scrittura reale al suo destino. Estetico.

Raramente ho provato spavento e turbamento così alto come nella lettura di questo dialogo. Eppure stanotte, sette settembre 2016, ho avvertito una suprema intesa con la morta, perché pur non afferrando del tutto le implicazioni del drammatico dialogo, intuisco che il mistero del suicidio di Karoline Knabberchen v'è adombrato nella sua forma più simbolica. Svelato. In un frammento del “Quaderno del Mite Inverno”. L'undicesimo. Perno attorno al quale ruota anche la malattia della poetessa, la sua tosse, la sua scissione isterica, e la disperazione perché Fabio Nardi, il fidanzato, non vuole figli.

Karoline si uccide per amore, amando, istituendo una sua personale teologia, verso un Dio nascosto nelle sue motivazioni verso lei singola credente, da camera e da oceano, alla quale il fidanzato Fabio Nardi non poteva che essere estraneo.  Karoline scrive  “A Fabio Nardi perché ancora mi ami” e poi aggiunge una richiesta di perdono. Ma non è per il gesto che compirà, c’è qualcosa di più profondo, e secondo me chiede perdono perché lei si è spinta dove il fidanzato che pure tanto la ama (e lo dimostrerà nei decenni successivi con una fedeltà totale) non può in quel frangente giungere dove sta la sua fidanzata. Non avendo lo stesso esistenzialismo religioso estremo. Avrebbe potuto morire, da spalla, con l’amata, ma questo Karoline Knabberchen non lo vuole. Anzi lo teme. E raggiunge da sola il gorgo. Fabio Nardi dovrà vivere inaffidabile e affidabile la sua biografia dopo la morte dell’amata e poi contare sulle proprie forze spirituali.

 

...CONTINUA

 

 


Commenti COMMENTI


Documenti Correlati DOCUMENTI CORRELATI

» Karoline Knabberchen: Sofferto tormento tra vocazione e fascinamento. Cura di Accio e Sara Cardellino
» Claudio Di Scalzo: Aforistica ex-tomistica domestica ritrovata da Sara Cardellino. Con ricordo di Karoline Knabberchen e Giovanni Boine.
» Karoline Knabberchen-Fabio Nardi. La foto sul comodino a Barcellona. 1979
» Fabio Nardi: La morte per acqua di Karoline Knabberchen con Schubert
» Karoline Knabberchen: La resurrezione di Giovanni Boine - I
» Claudio Di Scalzo detto Accio: Lucca Giovanni Boine Karoline Knabberchen
» Claudio Di Scalzo: Due lettere di Karoline Knabberchen. Ciliegio Poesia Incuba
» Karoline Knabberchen: Sono io... a Fabio Nardi
» CDS: Sguardo arboreo 4 - KK Quaderno del Mite Inverno
» CDS: L'Arcangelica K K - Vetrata Quaderno Mite Inverno 1
» CDS: Probante il sangue. Vetrata per Karoline Knabberchen, 2
» CDS: Quaderno del mite inverno. Vetrate di Karoline Knabberchen 3.
» Di Scalzo o Nardi: Karoline Knabberchen nel sogno ottobrino con Grunewald
» Karoline Knabberchen: Tu non morirai - Quaderno del mite inverno XVII - Nota autore
» Karoline Knabberchen - Quaderno del mite inverno III
» Karoline Knabberchen: Quaderno del mite inverno V
» Karoline Knabberchen: Quaderno del mite inverno XIV
» Karoline Knabberchen: Quaderno del mite inverno XV
» KK: Requiem della Ranocchia - Libera me, domine VII
» Fabio Nardi: Tre foto a Karoline. Quaderno del mite inverno XIV
» Karoline Knabberchen: Fidanzamento rotto e cilindro ventoso XIII
» Karoline Knabberchen: Le due K. Quaderno del mite inverno XII
» Karoline Knabberchen: Requiem della Ranocchia I
» Karoline Knabberchen: Quaderno del mite inverno XI
» Karoline Knabberchen: Corteggiamento. Quaderno del mite inverno XI
» Karoline Knabberchen - L'amore alla pari - Quaderno del mite inverno X
» Karoline Knabberchen: Quaderno del mite inverno IX
» Karoline Knabberchen: "Sei tutta la mia famiglia" - Quaderno del mite inverno VIII
» CDS: Sulla fronte di Majakovskij. Pensando a Karoline K
» Karoline Knabberchen: Quaderno del mite inverno - VI
» Karoline Knabberchen: Quaderno del mite inverno VII
» Claudio Di Scalzo: Knabberchen per Majakovskij
» Claudio Di Scalzo: Soffice lapide per Karoline Knabberchen
» Karoline Knabberchen: Quaderno del mite inverno II
» Karoline Knabberchen: Quaderno del mite inverno I
» Karoline Knabberchen: Quaderno del mite inverno - IV
» Karoline Knabberchen: Le tre dita di Modì ovvero sognino parigino col ditino. Divertimento estetico engadinese a cura di Claudio Di Scalzo
» Karoline Knabberchen: Hanna Reitsch. Aviatrici III - Prose curate da Claudio Di Scalzo
» Karoline Knabberchen: Jacqueline Cochran. Aviatrici II - Prose curate da Claudio Di Scalzo
» Karoline Knabberchen: Lidija. Il giglio bianco di Stalingrado. Aviatrici I - Prose curate da Claudio Di Scalzo
» Karoline Knabberchen: Il Lucarino di Giovanni Boine (1979). Dedicato ai compagni conosciuti a Pisa finiti nei carceri speciali per detenuti politici. A cura di Claudio Di Scalzo
» Claudio Di Scalzo: Husserl e le tortore in parentesi- Fabio Nardi e Karoline Knabberchen a Marinella di Sarazana
» Fabio Nardi: Flautato Granellino con Benedetto Marcello. A Karoline Knabberchen
» Poesia d'amore per San Valentino. Antologia per Karoline Knabberchen. Cura CDS
» Karoline Knabberchen: L'oro della poesia cercato con Brick Bradford. Cura di Claudio Di Scalzo
» Claudio Di Scalzo: Dalla riva il tuo sguardo. Tellina per KK. Con manoscritto di Karoline Knabberchen


Immagini Correlate IMMAGINI CORRELATE