Fabio Nardi: "Natale nell'Accio cascinale" - 1980
Claudio Di Scalzo
BIGLIETTINO NATALIZIO
Dunque siamo ancora a questo punto?
Che tu possa instaurarti (in totale ingenuità), sopravvivermi (ancora)
oltre ogni mio gesto?
Fagocitare l’ombra che scuoto forte dalla finestra,
traendone vigore necessario per il prossimo affondo?
Siamo ancora a questo punto?, dove io son preda forbita in sentimenti,
e tu l’azzardo ferino con cui graffio la mia carne, proferendo la distanza nel guardare?
Il Natale ha questa evanescenza, come un’alba ritardata.
Mi mescolo all’elegia visiva nel quadro della tua finestra: il freddo è costretto,
e il mio regalo sotto l’albero per te è lo sguardo protettivo dal parapetto,
mentre dipingi piegato a terra sotto la magnolia.
Anche stanotte credo d’essermi addormentata troppo tardi,
sempre un attimo dopo lo sconcerto.
Saprai mai essere anche il mio riposo, e non solo il movimento dell’elastico?
Questo Natale è forse il primo, da quand’ero piccina e mio padre
ancora mi teneva amorevole
sulle sue ginocchia, ch’io mi percepisca frazione
d’un centro più grande.
Buon Natale, amore mio vecchianese
Tua KK
(Vecchiano, bigliettino natalizio, 25 dicembre 1980)
Da “Le età dell’Angelo svizzero Karoline”