Karoline Knabberchen sul lago alpino svizzero
Foto Fabio Nardi
Karoline Knabberchen
(Guarda Engadina Svizzera 10 aprile 1959
1984 20 agosto Austvågøy Lofoten Norvegia)
Foto Fabio Nardi.
Sara Cardellino
REQUIEM TEDESCO DI BRAHMS PER KAROLINE KNABBERCHEN
40° DELLA MORTE
Sara Cardellino ha trovato alla bancarella lucchesi dei libri fumetti dischi usati, alla quale collaboro, praticamente nuovo, ancora nel cellophame, in LP, UN REQUIEM TEDESCO DI JOHANNES BRAHMS, stampato nel 1952. Orchestra sinfonica e coro RAI, Bruno Walter direttore.
Ne è entusiasta. Intanto perché colleziona LP e li ascolta a Venezia suo adatto impianto casse perfette comprese, e pure io sul mio più prosaico Jorlai compatto, donato alla Nada per ascoltare Puccini. Ma c’è dell’altro.
A me-mi garba ascoltarla, tanto. Quando mi spiega quello che non so e se lo so lei lo dice meglio. In musica sempre. E nei collegamenti, oggi, alla vicenda di Karoline Knabberchen, ricordando il quarantennale della morte.
(VENEZIA, settembre 2024) - Negli anni cinquanta, c’era la scelta, di far ascoltare il Requiem Tedesco di Brahms, in italiano. Poi ciò non accade più da tempo. Ci sono ovvio pregnanti ragioni filologiche musicali e così via. Però a me interessa ascoltare questi episodi per orchestra voci e direzioni. In questo LP alla direzione dell’orchestra e coro RAI c’è, Burno Walter. L’allievo di Mahler. Direttore unico. Mi coinvolge la voce, soprano, di Rosanna Carteri che proveniva dall’universo melodrammatico italiano, una garanzia. . Certamente Boris Christoff non è Hermann Prey ma se la cava.
Quanto vale per la nostra Karoline Knabberchen, in questo quarantennale, è la supplica ch’è trascinante ascoltarla: Dio, svelami tu / dei miei giorni il breve termine. C’è da commuoversi verò Claudio/Fabio?!
Bruno Walter viene ricordato molto per la sua olimpica rasserenante calma nella direzione degli ultimi anni, una saggezza secondo la critica che ne conclude il percorso nell’eccellenza; ma io non sono d’accordo: perché poi basta ascoltare come nel Requiem imporime passo spedito martellante ai Tempi; come realaizza con l’orchestra dandole concitazione la maestosa cadenza conclusiva del secondo movimento: che sia datta al destino della Kanabberchen alla sua morte e salvezza eterna: “Gioie e delizie in premio avranno / il male il pianto fuggir / dovranno da loro. Ecco s enon esistesse traduzione ed esecuzione noi oggi non potremmo commuoverci. Tutto ciò nella tua preziosa bancarella per 5 euro. Sono doni trovare LP così. Doni che ci cercano che credi, Claudio! Ascolta il colossale fugato brahmsiano conclusivo del terzo movimento: “L’alme pure sono in mano al Signore.
Abbracciami, Claudio. Tremo. Ce l’ho messa tutta per vivere con te questo ascolto come merita la nostra amica celeste.