Karoline Knabberchen
(Guarda Engadina Svizzera 10 aprile 1959 -
1984 20 agosto Austvågøy Lofoten Norvegia)
Foto Fabio Nardi
Karoline Knabberchen
EREDITA’ CRISTOLOGICA PER I PARENTI. IN DUE ATTI.
dalla "FILOSOFIA DA BAITA"
Oh no, cari parenti – leggetemi attentamente ora che non sono fra voi in Engadina a Guarda bensì dimorante a Pisa. Io non dicevo: Cristo è un’invenzione dei cristiani. Al contrario, i cristiani non possono affatto darne ragione. Il Nazareno, cioè il separato (il che significa anche che non si tratta di una semplice categoria - è un uomo, certo, una persona), è l’Unico e l’Originario. Prima di Lui - si badi - Dio non era che daimónion e parádosin - il che significa anche che la divinità di Gesù può essere pensata solo sulla base di Gesù stesso. Strano, no? Il “prima” e il “dopo” non possono essere qui invocati. Il prima fu da Lui stesso liquidato, senza pietà; il dopo, cioè noi, ogni tipo di cristiano e di post-cristiano, è senso che si dispiega (solo) sulla di Lui base. Esatto! Gesù è il dio non-dio che marca il passaggio dalla Voce che si prende, dal cielo, cura e custodia dell’atterrito, alla voce che dal ventre della putredine atterrisce insinuando che quel che resta del Regno non è che Lei stessa: eccomi!
Non c’è altro da lasciarvi in custodia.
Cristo con me al mattino.
guardo nel martoriato flusso
fiore reciso.
A te singolare e plurale Uomo Dio
(sbriciolato sale del dubbio)
chiedo di rimuovere la spina
nella mente-mia in divenire.
Che la carne si muti in lietezza
nel giorno sfumato
racchiudente-me
orante. A sé stessa
bastante. Come una messa.
Ecco la cristologia da operetta
che allieta chi sui dogmi non ha fretta
Cristo con me al mattino.
guardo nel martoriato flusso
fiore reciso.
A te singolare e plurale Uomo Dio
(sbriciolato sale del dubbio)
Chiedo: rimuovi aculeo
nella mente-mia in divenire.
Che la carne si muti in lietezza
nel giorno sfumato
racchiudente-me
orante. A sé stessa
bastante. Come una messa.
Ecco la cristologia da operetta
che allieta chi sui dogmi non ha fretta
(Quaderno custodito da Dabio Nardi. Senza data)