La Sinfonia op. 21 d’inusitata bellezza per gli intervalli e per la frammentazione timbrica vale la funzione espressiva del viso che vorrebbe comunicare la perfezione intravista nei flutti con il loro pericolo.
Che esperienza questo agosto ascoltare Anton Webern guardando l’infelice angelo biondo d’Engadina nelle due foto. Non mi stupisco scoprendo che lacrimo. Se pure le mani di Claudio che mi si posano sulle spalle sono umide dopo che se l’è passate sulle ciglia.