Claudio Di Scalzo
ILLUSIO-RANA-FANTASIO
(gracidante)
Luogo gracidante impreciso - o cielo capovolto - nel tuo verde velluto respirano compagnie di sterili nuvolaglie: essi sono disarmonia necessaria al dono d'ogni certezza. Lo sbuffo sulla cima, confusione di certe intimità diresti un po' satiro un po' fauno, ce lo tiriamo dietro impigliato sulla pelle della sera. La smagliatura che rende tutto così attraente. Io sono stata, io Fantasio, lo scricciolo senza moneta per il suo giaciglio, ricordi? Adoravi il cinguettio come gorgogliar di fronde nella corrente. La tua fresca fronte irradiava il mio mattino. Di questo Illusio presi a distillar fiale, per averne sopra ogni ramo nel tenero tramonto.