Fabio Nardi
"Sonno sull'agonizzante bestia"
Duomo di Reggio Emilia
Karoline Knabberchen/a cura di Claudio Di Scalzo
INTERROGATIVI COME SCAGLIE DI DRAGO
Di quali empietà sono capaci i miei anni? Il diverbio che trascende e scuote la Croce, il Dio dei perdenti reietto, avvolto in spire di drago, sul monte Calvario.
Uccidono il drago multiforme, pagano simbolo della forza sottratta a quell'età che dico: cibori edificati sull'alito del drago, ultimo, umido, caldo soffio di verità sulla fiaba divina. Ha spazzato via l'idillio dell'uomo con la sua lune e le sue stelle, se n'è appropriata una religione, un Dio, per tutti questi irriconoscenti coperti di croci. Oh! In morte del drago: Amen! Chi comprenderà la mia pena? Sul marmo han steso lenzuola e il letto del chierico che schiaccia le teste di noi, gozzoviglianti spergiuri, sudici tombaroli a sottrarre la fede al moribondo... Oh! In morte in morte del drago che non drizza l'occhio sul manto proteiforme della nostra castrazione di figli!
Abbi pietà di noi, Amen.